Pellezzano: regionali, da Campania a Comuni, fil rouge per ripartire uniti

Proprio negli ultimi mesi, nel vivo di un’emergenza sanitaria e sociale, ogni cittadino ha potuto toccare con mano l’importanza e l’immediatezza delle amministrazioni territoriali.
Il territorio, soprattutto in politica, non è un complemento d’arredo o un elemento di contorno, ma il cuore pulsante di un modus operandi, una priorità, una necessità, un’interfaccia a provvedimenti calati dall’alto.
La “prima linea” è una posizione, probabilmente scomoda, ma privilegiata in quanto è possibile toccare con mano le difficoltà, i disagi e i progressi di una comunità di riferimento.
Proprio nelle emergenze, un amministratore ha il compito non facile di gestire e decidere con equilibrio, buon senso, non dimenticando nessuno.
A breve, saremo chiamati al rinnovo di un ente territoriale decisivo e fondamentale: la Regione.
Mai come in questi mesi, per amministratori e cittadini, la Regione è ed è stata un riferimento.
Mai come in questi mesi, è emersa la differenza tra modelli di gestione amministrativa e politica tra la nostra Campania e altre regioni.
La Campania non è territorio semplice, così come non era facile amministrare e decidere in questo periodo. Ci sono stati momenti da “brividi alla schiena”, ogni provvedimento era un rischio perché si parlava di “carne viva”, quali la salute e il lavoro dei cittadini.
La Campania, invece, è stata ed è un modello.
La Campania è stata ed è un riferimento.
Sulla base di questo, non dobbiamo trascurare l’imminente appuntamento elettorale per il rinnovo delle cariche regionali.
Per amministratori e cittadini, è un ente importante.
E in quanto importante, è giusto che si adoperi e s’impegni la “valentior pars” delle nostre Comunità.
Lo merita il nostro splendido territorio regionale la nostra provincia, lo merita la Valle dell’Irno.