Centenario nascita San Giovanni Paolo II, intervista a don Marcello Stanzione

Bruno Volpe

San Giovanni Paolo II, del quale ricordiamo i cento anni dalla nascita nella sua Polonia, era molto devoto agli angeli. Lo ricaviamo da un eccellente libro del bravo e noto sacerdote della diocesi di Salerno- Campagna, don Marcello Stanzione qualificato studioso di angelologia  e demonologia. Lo abbiamo intervistato.

Don Marcello, lei ha scritto un interessante volume che parla del rapporto tra il santo Papa polacco e gli angeli. Che cosa ci può dire?

“Di tutti i pontefici, San Giovanni Paolo II è  quello che maggiormente ha parlato e si è occupato degli angeli”.

Da che cosa lo ricaviamo?

“Tenne due cicli di catechesi una in estate a Castelgandolfo e la seconda in Vaticano.  Del resto egli era un mistico e si affidava alla intercessione degli arcangeli, lo ricaviamo dalla sua autobiografia. Ogni giorno dedicava a loro tempo e preghiera”.

A San Michele ha persino affidato Roma..

“Quando venne restaurata la statua di San Michele, su Castel Sant’ Angelo, lui la benedisse consacrando Roma all’ Arcangelo. Invocò la sua protezione contro tre pesti: divorzio, peste e violenza. E andò  in visita al Santuario Garganico. Nel 1994 esortò a recitare alla fine della messa la preghiera a San Michele, quella scritta da Leone XIII”.

Come possiamo definire Giovanni Paolo II in relazione alla sua venerazione per gli angeli?

“Un combattente, esponente della Chiesa militante, di quella Chiesa intenta nella sua battaglia spirituale. Una lotta che si svolge sulla terra, ma con lo sguardo rivolto al Cielo. Possiamo parlare di una Chiesa legata ad una visione angelica e non tanto a quella di una Ong”.

Devoto agli angeli e alla Madonna..

“Non deve stupire. Il rapporto tra Maria e gli angeli è intimo e vicendevole. Non è possibile amare Maria senza gli angeli e   viceversa”.

Consigliamo di leggere con attenzione l’ottimo volume che don Marcello Stazione scrisse su questo tema: di grande attualità.