La lirica del cuore: “In preghiera con Padre Pio”

Carmine Paternostro

In quel lembo di terra,

che vive in serafica pace,

ove ruvide pietre s’ergono dalla piana

e mandorli sparsi germogliano,

ancheggiando, si inerpica una strada sterrata,

che lunga, conduce

ai vertici estremi del Gargano.

Il vento soffia nervoso,

scrivendo presagi o conferme,

che il cielo emana a chi va.

Ho imboccato la strada in tenera età,

saldamente guidato da mio padre.

Ho incontrato l’immagine di Cristo piagato,

quell’Uomo, che, oggi, dicono Santo.

L’ho visto,

ho incrociato lo sguardo con Lui,

ho avuto rimproveri amari e sollievo.

Ho conquistato, sudando,

un perdono di colpe innocenti,

che mi ha accostato all’Altare.

Ha scrutato il mio animo,

sollevando polvere cieca,

dubbi, rimorsi, paure

ed una volta ho pregato con Lui.

In età diverse, ho risalito più volte la china,

mille volte son caduto su ciottoli aspri.

Attempato, sale più lento il mio passo

sul vecchio sentiero del Frate.

Quell’uomo, dal tempo e dall’eremo antico

è scomparso ed etereo si nasconde

nella roca parola del vento,

che parla e continua a parlare.