La scuola non può essere l’ultimo dei pensieri di chi governa l’Italia!

Suor Anna Monia Alfieri*

 La cultura, l’intelligenza, l’apertura mentale, l’equilibrio, la capacità di pensare, nascono sui banchi di scuola. Se la situazione era ed è già pesante riguardo a questi aspetti, sarebbe auspicabile non peggiorarla.

La Didattica A Distanza (acronimo: DAD… rassicurante, ma non è propriamente come sembra!), anche quando è fatta benissimo, non è un toccasana per i bambini e i ragazzi chiusi in casa: avremo una generazione segnata per sempre. E non è finita.

Le richiesta al Governo sono giunte chiare e sono tutte percorribili per dare un reale sostegno alla famiglia, salvare la scuola e cosi dare un futuro alla Nazione.

La settimana prossima (dal 27/04/2020 e ss) avremo due occasioni imperdibili:

  1. Il Decreto LIQUIDITA’ approderà alla Camera dei Deputati in 1^ seduta
  2. Il Decreto SCUOLA approderà al Senato della Repubblica Italiana.

Nelle aule parlamentari saranno presenti tutte le forze politiche che in questi giorni hanno dichiarato la più assoluta volontà di aiutare concretamente la famiglia e la scuola pubblica tutta scongiurando la peggiore catastrofe: la chiusura del 30% delle scuole pubbliche paritarie con un danno economico di 2.8 Mld di euro al pubblico erario e un danno sociale irreversibile dopo il covid-19.

Le forze politiche POSSONO E DEVONO RIPRESENTARE TUTTI GLI EMENDAMENTI FAMIGLIA/SCUOLA, stralciati senza fondati motivi dal decreto Cura Italia.

Ora abbiamo una opportunità unica agire dalle aule del Parlamento.

In questa sede, nel passaggio dei decreti tra le due Camere, occorre la maggioranza, affinchè gli emendamenti siano approvati. E la maggioranza, stando alle dichiarazioni di questi giorni, sappiamo che c’è, se l’opposizione FI-FDI-LEGA-UDC e i partiti della forza del Governo PD-Iv mantengono fede alle loro pubbliche dichiarazioni.

Le richieste che abbiamo rivolto attraverso una task force senza precedenti da parte dei cittadini e della politica sono le seguenti:

  1. Almeno per il tempo di questa emergenza togliamo tutti gli occhiali dell’ideologia;
  2. E’ doveroso per lo Stato garantire i diritti che riconosce: “Libertà per i genitori di scegliere la scuola senza discriminazioni economiche” in Italia, come avviene in Europa;
  3. Le scuole paritarie fanno risparmiare circa 900 milioni di euro l’anno allo Stato, che quindi non dovrebbe aspettare un istante per stanziare i fondi a loro favore;
  4. Utilizziamo le 40.749 sedi scolastiche statali e le 12.564 sedi paritarie per consentire agli 8.466.064 studenti di ritornare in classe in sicurezza;
  5. Aiutiamo i genitori a ritornare sereni al lavoro;
  6. Diamo una possibilità all’Italia di rialzarsi.

Queste le misure urgenti richieste: lo Stato non abbandoni i genitori!

–        Detrazione integrale delle rette pagate in tempi di Covid-19;

–        Quota capitaria (secondo i costi standard di sostenibilità per allievo) spettante ad ogni figlio/a per iscriversi alla scuola statale oppure in quella paritaria.

–        Fondo straordinario alle scuole paritarie per scontare la retta ai genitori.

Le medesime richieste sono state rivolte ai rappresentanti delle singole Regioni e ai Comuni.

Sono assolutamente certa che qualche supporto alla famiglia a livello statale o locale non potrà non essere accolto.

Dobbiamo credere che senza la Scuola il Paese non riparte.  La ringrazio per aver scelto di unire le Sue forze alle nostre e di combattere fianco a fianco questa comune battaglia, perché solo insieme possiamo vincere e condividere la ritrovata gioia della vita, nella libertà di scelta educativa. Oggi noi possiamo credere che stiamo ponendo le premesse per il futuro della Nazione.

*Delegata U.S.M.I. Nazionale nel Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica