Roma: sen. Domenico Scilipoti Isgrò “Coronavirus, tornare a Dio”

“E’ in atto un progressivo processo di secolarizzazione sfociato nella caduta del senso del sacro, favorita e persino auspicata da sistemi  atei e prezzolati. Da credenti dobbiamo meditare sulla Sacra Scrittura  nostra bussola.  Nella Rivelazione, nel depositum fidei e nella Tradizione  Dio non è artefice del male, ma permette eventi quali epidemia, terremoti, catastrofi,come prove e ammonimenti per valutare la nostra fede  e correggere le nostre cattive condotte. Del resto la  saggezza popolare afferma, mai sconfessata, che al mondo non esiste foglia che Dio non voglia. Attingendo alla tradizione giudaico cristiana meditiamo su Cronache 7:14 e Malachia 2 :1,9 traendone la logica conclusione: è giunto il momento di tornare subito a Dio evitando sregolatezze, condotte immorali e contro natura, idolatria, impudicizie ( lo afferma anche San Paolo). Dobbiamo oggi più che mai incrementare la preghiera personale e comunitaria, la lettura della Scrittura e la  pratica dei sacramenti, medicina di corpo ed anima che invece sono incredibilmente negati al Popolo di Dio. Preghiamo  affinché il Popolo di Dio ,in questa ora della prova, torni rapidamente a Dio ricordando che ciascuno ha libero arbitro di scegliere tra il bene e il male. Al mondo che si definisce ” laico”, ma il realtà è laicista, mi permetto di ricordare  l’ essenza del cristianesimo, la regola dell’amore: fai agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te”.lo dice in una nota il Senatore di Forza Italia e Presidente di Unione Cristiana Domenico Scilipoti Isgrò