Campania: M5S, elezioni regionali “No ad accordi con Pd… salviamo almeno la faccia”

Vincenzo Petrosino

Rimbalza da un giornale all’altro e sui social la votazione del 90% degli attivisti riuniti a Napoli.

No alle alleanze con Pd , si cammina da soli alle Regionali.

Il Movimento cinque stelle che in Campania aveva il suo nocciolo duro, non avrebbe potuto esprimersi diversamente.

Ovvio però che in Campania con diversi consiglieri Regionali eletti e con numerosi Parlamentari, molti calati davvero dall’alto e senza storia M5s la delusione è enorme.

Anzi meraviglia la grande ed estrema civiltà dimostrata dagli attivisti, forse da quello letto sui social, molti storici hanno preferito restare a casa.

Per moltissimi si tratta di una barca che sta affondando e purtroppo sta affondando per la lunga sequenza di errori e di lotte sui territori.

Il Movimento cinque stelle non si può conoscere ascoltando il tg ,magari frammentariamente o leggendo i quotidiani.

La storia e la malattia attuale del M5s è chiarissima agli attivisti che lo portarono a Roma nel 2012-13, oggi si continua a parlare di stati Generali, di riorganizzazione e di “ comprendere gli errori “.

Se il Movimento cinque stelle oggi volesse ancora comprendere gli errori allora o è in malafede oppure vuole nascondere a tutti i costi le sue realtà interne.

E’ una organizzazione sotto certi aspetti difficile da comprendere, si parla a gruppi nelle stanze, si decidono le sorti di Tizio e di Caio sbandierando una democrazia e  trasparenza che spesso non esistono se non nei comunicati.

Troppi, tanti …davvero assai i delusi e i maltrattati, i non ascoltati, i colpiti e i “ messi da parte “.

A volte qualche storico prende ancora la parola nelle assemblee: spesso sono “ trombati storici che sopravvivono “, quello che preoccupa è che parlano di riorganizzare.  Alcuni davvero, restati fuori dal giro, cercano un posto ultima spiaggia, ultima stagione!

Il Movimento cinque stelle per un certo periodo ha superato il “ collocamento “, è riuscito a mettere dentro gente proveniente da ogni parte: amici di amici, fans e caporali signor sì.

Purtroppo ne ha pagato amaramente  le conseguenze.

L’ipotesi  Ministro Ambiente Costa alla Regione, incomprensibile , anche se l’Italia è il Paese delle improvvise scelte e la Campania è artista nelle “Apparate “, Napoli è il paese degli apparatori, l’apparatore è colui che costruisce le scene.

 

Tutte logiche di partito che non si sposano con l’elettorato storico M5s.

Inutile in momenti di difficoltà rivolgersi alla piattaforma Rousseau…non ci crede più nessuno.

Il Movimento cinque stelle in questo momento si sta sforzando di restare al governo, conscio che non verranno più rieletti in moltissimi , moltissimi eletti non sono stati mai identificati con il territorio perché “ spesso quasi sconosciuti e calati dall’alto “, non desiderati dai territori e slegati da essi e dagli attivisti.

Per molti di loro diventerà proprio complesso ritornare a vita normale nella propria città sotto il peso del fallimento e disonore in molti casi.

La Basilicata, la Campania, la Puglia sono in fermento e l’elettorato M5s non si identifica con molti  eletti, una situazione paradossale. Certamente ogni eletto ha il suo seguito, ma questo è molto più ridotto rispetto a qualche anno fa.

Situazione complessa, e davvero difficilmente comprensibile per chi non conosce dinamiche, uomini e fatti del M5s.

Ora sembra che ” i famosi facilitetor “, altra figura strana e nuova del movimento, porteranno a Vito Crimi il risultato della votazione …per decidere.

Se bisogna ancora decidere, allora il movimento è messo molto male.

Tra l’altro, le decisioni di Marzo agli stati generali: forse potrà nascere qualcosa, ma non certo rinascere M5s.

In Campania ? Alla Regione, posto ambito, ci sarà lotta per avere un posticino, ovvio che qualche anima conosciuta tendeva verso il Pd  specialmente in provincia di Salerno .

Ne vedremo delle belle, certamente i parlamentari cercheranno di fare quadrato su qualche nome per evitare poi di restare soli alle prossime elezioni Nazionali. Altra partita simpatica saranno le “Comunali a Salerno”, da non sottovalutare perchè in questa città sembra quasi non esistere il M5s. Pur avendo rappresentanza nazionale, opposizione vera a De Luca solo a Chiacchiere , non è cambiato nulla negli anni…anzi !

Chi conosce il Movimento conosce già forse come tira il vento, ma chi conosce gli elettori storici e attivisti storici, teme davvero che mancherà la cosa principale : Il Voto per M5s.

Voto tra l’altro che verrà meno anche tra tanti elettori che in fondo vedono grande confusione e poca serietà  e capacità politiche dimostrate.