Fisciano: al Round Midnight, jazz con contrabbassista Riccardo Del Fra

Sabato 1 Febbraio 2020 (start ore 22, Ingresso 15 Euro) al Round Midnight a Fisciano (SA) special concert con Riccardo Del Fra, contrabbassista classe 1956 tra i migliori in circolazione, e il suo ultimo lavoro “Moving People” di cui ha scritto i brani dando forma ad un’ispirazione in cui l’improvvisazione del jazz viene “contaminata”, dandole una sorta di ordine formale, e si avvale dell’esperienza compositiva di autori del Novecento e della musica contemporanea di cui rimane uno dei cultori più sapienti. A salire sul palco del jazz club di Gianni Penna saranno, oltre a Del Fra, strumentisti prestigiosi e raffinati come Tomasz Dabrowski, alla tromba, Jan Praz, al sax alto e soprano, Carl-Henri Morisset, al piano e Nicolas Fox, alla batteria.

«Moving People è un album dove manifesto il mio modus operandi compositivo, ma è anche il risultato di una riflessione sull’alterità, sull’Altro, sull’irrefutabile necessità di empatia nel nostro mondo – ha dichiarato Del Fra in una recente intervista -. Tra le cose che più mi interessano e che ho studiato con grande attenzione ci sono gli effetti delle sequenze armoniche: come possono eccitarci, renderci malinconici, farci sorridere e via dicendo. Un ambito di studi davvero appassionante». Un disco influenzato anche dalla lunga, e di successo, esperienza di Del Fra nella scrittura musicale per il cinema che, come afferma ancora, gli ha insegnato ad “evitare la gratuità di un singolo gesto musicale”.

La biografia di Riccardo Del Fra è impreziosita dall’incontro con Chet Baker, nel 1979, che apre un capitolo fondamentale nella sua carriera. Al fianco del leggendario trombettista per ben otto anni ha partecipato a numerosi concerti e dischi come “Mr. B” e “Sings Again”. Nello stesso periodo si è stabilito definitivamente a Parigi, dove ha formato un proprio trio fisso e allargato il raggio di collaborazioni a protagonisti come il sassofonista francoamericano Barney Wilen, che lo ha ospitato in dischi meravigliosi quali “La Note Bleu” e “French Ballads” (entrambi del 1987). Ulteriori incontri, da Bob Brookmeyer a Joe Diorio, da John Taylor a Kenny Wheeler, gli hanno consentito di affinare la sua cifra stilistica fatta di un suono profondo e affascinante, ricco di tutte le esperienze umani e musicali che lo hanno accompagnato finora.