Bruxelles: ad Aversa convegno “Da Bruxelles alla Terra dei Fuochi, sfida contro cancro, nuove strategie a tutela pubblica”

Dare risposte ai cittadini. Sulla prevenzione, la diagnosi precoce e le prospettive della clinica contro una patologia che ancora oggi miete quasi un milione e mezzo di vittime all’anno nella sola Europa. Affrontare il problema proprio in una delle zone dove le persone si sentono più vulnerabili: la terra dei fuochi.

Sono queste le premesse del convegno “Prevenzione e innovazione oncologica – da Bruxelles alla Terra dei Fuochi”, organizzato dal Gruppo PPE al Parlamento Europeo, che si svolgerà sabato 7 dicembre ad Aversa.

A partire dalle ore 10:00, l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ospiterà un meeting nel corso del quale le più recenti innovazioni scientifiche si confronteranno con le scelte politiche e sociali a livello locale, nazionale ed europeo. La battaglia contro il cancro non sarà vinta solo nei laboratori o nelle corsie degli ospedali, ma anche nelle case e nelle strade. E sarà una battaglia di tutti: certamente dei ricercatori e medici, alla ricerca di soluzioni sempre più avanzate, ma anche di cittadini e Istituzioni. Si stima infatti che quasi il 50% delle morti per cancro potrebbe essere evitato attraverso corrette azioni di prevenzione.

“La sfida per sconfiggere il cancro può essere più efficace se in Europa i migliori cervelli lavoreranno insieme e i pazienti avranno la possibilità di beneficiare dei progressi in campo medico a prescindere dal Paese in cui vivono”, afferma Aldo Patriciello, parlamentare europeo del Ppe e promotore dell’evento.  “La Commissione europea – spiega Patriciello – ha annunciato che la lotta al cancro sarà una delle priorità del nuovo esecutivo. Credo sia importante, dunque, farsi trovare pronti e lavorare da subito per integrare il più possibile i diversi sistemi sanitari degli Stati membri”.

La corretta alimentazione, il sano stile di vita e la qualità dell’ambiente in cui si vive giocano così un ruolo determinante, che si affianca allo sviluppo di vaste strategie di screening per la diagnosi precoce, oltre naturalmente all’eccellenza delle cure da offrire ai cittadini. Mettere assieme tutte le competenze e le esperienze necessarie per questa lotta su vasta scala significa attivare la partecipazione integrata di scienziati, medici, rappresentanti delle Istituzioni e della Società civile. Proprio quello che avverrà durante il convegno di Aversa.