Mercato San Severino: fiaccolata per Enzo Casaburi, giovane deceduto in incidente a Sant’ Eustacchio

 Anna Maria Noia

Sabato 17 agosto, una significativa e commossa fiaccolata in memoria di Enzo Casaburi – il giovane (23enne in questo mese) originario della tranquilla, silenziosa, popolosa comunità della frazione sanseverinese S. Eustacchio. Deceduto il 17 luglio ultimo scorso in un incidente stradale a Castel di Sangro (ridente cittadina dell’Abruzzo). Alle 20.30 il corteo, sul “tema” (se così si può affermare): “Luce, silenzio, preghiera”. A partire dalla chiesetta dei santi Eustacchio e Felice, per snodarsi tra le strade della frazione. Fino all’oratorio “S. Domenico Savio”, con la benedizione del parroco – don Marco Carpentieri. L’iniziativa è stata rivolta ai cittadini di Mercato S. Severino e all’intera unità pastorale. Un modo silente e dignitoso per rendere vivo – nei cuori della collettività, molto sensibile e vicina alla famiglia – il ricordo di Enzo, guardia giurata particolare. Figlio del noto artigiano e ceramista Carmine, scenografo de “La magnifica gente do Sud” – compagnia teatrale amatoriale tra Piazza del Galdo e S. Eustacchio, impegnata da anni nel sociale. Enzo, che prestava servizio a Campobasso (Molise) – presso la ditta “Ivri” – stava effettuando il turno di vigilanza tra Abruzzo e Molise. Quel fatidico 17 luglio, pare, perde il controllo della guida della sua auto – la Citroen C3 aziendale – per cause ancora da appurare definitivamente (malore o colpo di sonno sono le piste più battute). Sbanda, termina la sua corsa contro il guard-rail sito sul lato opposto della carreggiata – strada statale 652. Il resto, purtroppo, è… “storia”. Fatale, lo schianto. Un ragazzo solare, gioioso e pieno di vita che rende l’anima a Dio così prematuramente, e ingiustamente. Il dolore si impadronisce della famiglia, a S. Severino; accorate e strazianti le parole di Carmine Casaburi – il padre – rivolte agli utenti social e postate sul profilo Facebook, quel tragico giorno d’estate: “Ci hai dato tanto” – emergeva dal post – “Dammi la forza di sopportare tutto questo” – diceva poco dopo il genitore – sempre sui social. E così via. Il giovane ha lasciato la sorella Rita e altri affetti. Lo compiangevano i nonni Lucia, Michela, Vincenzo e Giovanni. Il ragazzo lavorava a Campobasso da pochissimi mesi, dallo scorso aprile. Era speranzoso, come tutti i giovani a quell’età. Pieno di progetti. Anche ricco di umanità e impegnato nel sociale: faceva infatti parte del sodalizio “Misericordia S. Giuseppe Moscati” a S. Severino. Molto intenso il ricordo – su Internet – dell’associazione cui apparteneva da qualche anno – appunto la “Misericordia”. Per mantenere desta la sua memoria, nonché per richiamare l’attenzione sulla guida prudente e sicura al volante – è stato organizzato il corteo del 17 agosto. Inoltre, il 18 agosto, anche il trigesimo del 23enne. Dolore straziante ma contenuto, composto e dignitosissimo. La famiglia che si stringe nel proprio lutto, accompagnata però “dall’esterno” – da tanti che hanno apprezzato l’umiltà e la dedizione dei Casaburi.