Castel San Giorgio: solenni festeggiamenti per San Rocco

Anna Maria Noia

S. Rocco, nobile di Montpellier nonché pellegrino sul sentiero di S. Giacomo (detto pertanto jacopeo, rappresentato con la conchiglia cappasanta) ed invocato contro la peste (quella del ‘300 ma anche i “morbi ferali” del 1600 e dell’800), è da decenni il patrono dell’antico Stato di Sanseverino. Che lambiva, fino alla costituzione del Comune di Mercato S. Severino, i confini di Penta, di Roccapiemonte e di Castel S. Giorgio. Qui, come pure a S. Severino – dove i solenni festeggiamenti si tengono, in genere, ai primi di settembre – la devozione è sempre accesa. Sia nell’Agro (S. Giorgio) che nella Valle Irno (appunto S. Severino) la ricorrenza viene celebrata con un tripudio di iniziative. Ci soffermiamo, per adesso, solo su S. Giorgio. Dove, a partire dal 7 agosto ultimo scorso, pullulano manifestazioni sia religiose che civili. Il 7 agosto si è partiti con la novena in onore del taumaturgo, dopo il Rosario meditato delle 19.30 – all’interno della parrocchia “S. Maria delle Grazie e S. Croce” – e la liturgia eucaristica alle 20. Al termine, appunto, la novena. Per invocare e impetrare grazie. Questo fino a domenica 11 agosto (S. Chiara di Assisi), quando verranno officiate ben cinque Messe – alle 8, 8.30, 9.45, 10 e 20 – in cinque “location” diverse: rispettivamente, al convento delle suore; presso la chiesa di Cortedomini; alla congrega dell’Immacolata (di secolare istituzione, retta attualmente dal coiffeur Gennaro Cibelli, assieme a tanti confratelli di grande impegno e di buona volontà); nella chiesa di S. Croce; infine all’interno della chiesa di S. Maria delle Grazie. Occasioni di celebrazioni anche lunedì 12. In preparazione al triduo solenne del 13-14-15 agosto prossimi. In particolare, martedì 13 sarà dedicata una giornata delle associazioni parrocchiali. Alle 20, dopo la Messa (con omelia su S. Rocco) sarà distribuito il “pane di S. Rocco”. In riferimento al pane che il santo (dal Germanico: “uccello sacro”, “corvo”) riceveva da un cagnolino – che lo rubava alla mensa del padrone Gottardo. Mercoledì 14, invece, è la volta delle associazioni “civili” della cittadina. Sempre distribuendo i panini benedetti. A ferragosto (15 del mese, solennità dell’Assunta – anch’ella molto venerata dal popolo di fedeli sangiorgesi) sarà la giornata dei portatori. Dopo la liturgia omiletica delle 20, saranno benedetti i portatori delle statue (per la processione) nonché le nuove pedane. Ancora si potrà ricevere il pane “santo”. Alle 23.50, inoltre, la S. Messa sarà a suffragio dei defunti della parrocchia. Con l’accensione, contestuale, dei lumini a S. Rocco. Venerdì 16 è proprio la ricorrenza (il “dies natalis”) di Rocco. Celebrazione alle 8.30; alle 11 ci sarà una Messa più solenne – con panegirico su S. Rocco, presieduto da Don Michele Petruzzelli, abate ordinario dell’Abbazia dedicata alla SS. Trinità (Cava de’ Tirreni). Alle 18 il parroco (don Gianluca Cipolletta) terrà una ulteriore celebrazione. Sarà poi alle 19.30 che il simulacro statuario percorrerà, in processione, le strade della parrocchia; si attendono, a parteciparvi, autorità civili e religiose; associazioni e tutti i fedeli. Questo – in sintesi – il programma ecclesiastico. Non meno ricco è quello “laico”. Si tratta di spettacoli per tutti i gusti e per tutte le età – come è da tradizione, nel Sangiorgese. Si parte alle 10 del 16 agosto, con il classico concerto bandistico (“Città di Castel S. Giorgio”) per le vie del paese. Domenica 18, sul calendario è S. Elena – madre di S. Costantino – nello spazio prospiciente la chiesa ci saranno occasioni di divertimento e relax anche per i bambini; a cura di “Madagascar animation”. Alle 21, sempre dinanzi la chiesa, la “Skizzekea band” (ensemble dalle radici meridionali) esibirà il suo repertorio, allietando la popolazione. Lunedì 19, alle 21, il circolo Anspi (oratori) “S. Giorgio Martire” presenterà “San Remo Story”. Ma il momento clou, attesissimo, sarà quello di martedì 20: alle 22, in piazza Martiri di Ungheria, il grande artista internazionale Enzo Avitabile terrà un concerto con i “suoi” (se così possiamo affermare) “Bottari”. Avitabile rappresenta la grande tradizione di sound mediterranei e sonorità tipiche della civiltà meridionale. Mescolando, mixando pop; rock; ritmo afro-americano e altre gamme di musica “etno” o folk. Un must per chi apprezza tali ritmi latini. Una grande esperienza connota questo musicista a tutto tondo, con alle spalle la gavetta e l’umiltà necessarie per sfondare nel mondo dei melomani (restandoci) e per offrire qualità agli aficionados (appassionati) di ogni estrazione sociale. Collaborando – da qualche tempo – con i “Bottari” di Portico. Così legati al sapore della propria terra. Il team è davvero interessante e intenso. Sicuramente sarà un successo, quello relativo all’ospitata di Avitabile (e dei Bottari, naturalmente). Una modalità per degnamente ossequiare il taumaturgo Rocco, cui la cittadina di Castel S. Giorgio e anche l’hinterland di Mercato S. Severino moltissimo devono. Complimenti agli organizzatori, ai vari comitati che hanno a cuore l’ancestrale devozione e si ingegnano a offrire momenti aggregativi e associativi – nello spirito del santo.