Metalli pesanti e malattie

Dannosi metalli pesanti (in particolare mercurio, arsenico, piombo, cadmio, alluminio, nichel) sono presenti nello smog, nell’acqua (pioggia acida, avvelenamento di mari – fiumi – laghi – corsi d’acqua – tubature domestiche), cibo (soprattutto il mercurio, presente nei pesci di grossa taglia, quale il tonno), farmaci, tabacco (cadmio), cosmetici, vernici, vestiti, oggetti d’uso comune).

L’uomo ne rimane perciò ovunque intossicato, sviluppando malattie le più varie (dal diabete alla sclerosi multipla, alla sla, al parkinson, al morbo di Crohn, alla gran parte dei tumori).

Le alterazioni provocate da essi nell’organismo sono invero perlopiù: anemia da rottura dei globuli rossi (con liberazione di IgG e IgM); formazione del complesso antigene – anticorpo (con liberazione di IG g e IG m, e interessamento in particolare dei glomeruli renali); eccessiva produzione di radicali liberi nei principali componenti delle cellule (lipidi, proteine, carboidrati e dna nucleare), che ne rimangono gravemente ossidate (stress ossidativo).
Come detto, le intossicazioni da metalli pesanti interessano come per intero la popolazione mondiale, per cui è più che ragionevole pensare a depurarsi da essi precocemente, ed evitare quindi le varie patologie suddescritte.

Esistono due metodi, per tale depurazione: uno farmacologico  (tipico esempio ne è l’edta in flebo, sconsigliabile, perchè induttore di gravi effetti collaterali, soprattutto a carico di fegato e reni); ed uno naturale (consistente nel ricorso ad alimenti semplici e di provenienza certificata – soprattutto frutta ben matura tra cui spicca il limone, e verdure quali spinaci e bietole, presenti sia nei supermercati che in attrezzati negozi, purtroppo sempre meno frequentati, ed evitando gli alimenti industriali, pieni di pesticidi, additivi, coloranti, conservanti e altre sostanze non naturali -, e poi assumendo complementarmente validi integratori naturali, i cosiddetti antiossidanti, come la vitamina C di origine naturale, i carotenoidi, i polifenoli, il glutatione, in particolare le pastiglie di Ultrathione 1000, che contengono 4 volte il livello di glutatione di una semplice flebo, e poi l’acido r-lipoico, l’argilla verde ventilata, l’alga clorella, la spirulina,  le alghe blu-verdi, gli omega 3 di origine vegetale, il psyllium, il solfato di magnesio, e le numerose spezie, in particolare pepe nero, peperoncino, cardamomo, chiodi di garofano, cannella e curry di provenienza biologica).

dott. Michele Montuori