Roma: Ordine Commercialisti, Consiglio e Fondazione Nazionale su immobili nel reddito di lavoro autonomo

Attenzione puntata sulle differenti regole relative ai componenti positivi e negativi di reddito a seconda l’immobile sia di tipo strumentale o utilizzato in uso promiscuo, distinguendo tra quelli acquisiti in proprietà o in leasing

 Una ricognizione su una disciplina tanto lacunosa da renderne auspicabile un’attenta rivisitazione da parte del legislatore.  Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Gli immobili nel reddito di lavoro autonomo”. 

La disciplina del trattamento fiscale degli immobili nel reddito di lavoro autonomo, contenuta nell’art. 54 del TUIR, ha subìto nel corso degli anni diverse modifiche normative, che hanno comportato l’emergere di regole stratificate ed estremamente complesse. Spesso si è trattato di interventi mal coordinati che hanno suscitato e lasciato irrisolti numerosi dubbi interpretativi.

Più volte è stata auspicata una riscrittura integrale dell’art. 54 del TUIR, al fine di garantire un maggior dettaglio e un miglior coordinamento sistematico della disciplina in materia di determinazione del reddito di lavoro autonomo.

Con questo documento si intende fornire una panoramica della disciplina relativa al trattamento fiscale degli immobili connessi all’esercizio di arti e professioni, soffermandosi in particolar modo sulle differenti regole relative ai componenti positivi e negativi di reddito a seconda l’immobile sia di tipo strumentale o utilizzato in uso promiscuo, distinguendo tra quelli acquisiti in proprietà o in leasing.

Le principali modifiche, a partire dal 2006, hanno interessato, in particolare, il trattamento degli immobili utilizzati nell’esercizio dell’attività

Gli interventi sono stati ispirati, prevalentemente, dalla volontà di ridurre le differenze tra le regole di determinazione del reddito di lavoro autonomo e quelle del reddito d’impresa. La trascrizione di norme espressamente ispirate al mondo delle imprese non sempre è stata operata con gli opportuni adattamenti alle specificità del contesto del lavoro autonomo, il che ha portato alla definizione di un quadro normativo estremamente complesso.  Lo studio,  dopo una introduzione, affronta il tema degli ammortamenti e i canoni di leasing sia per gli immobili strumentali che in quelli utilizzati in modo promiscuo. Dopo un focus sulle spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione si conclude  con un approfondimento della disciplina relativa alle plusvalenze e minusvalenze derivanti dal realizzo degli immobili nell’ambito del reddito di lavoro autonomo è contenuta nei commi 1-bis e 1-bis.1 dell’art. 54 del TUIR.