Proverbi Africani: le innovazioni nella vita

Padre Oliviero Ferro

La novità come apporto, acquisizione di nuove esperienze di vita, porta sempre qualche cambiamento nella psicologia e nella posizione sociale dell’individuo. La sapienza africana offre la sua visione del fattore novità ed indica come i si deve comportare per integrare le novità nel processo di crescita personale e collettiva. Occorre tuttavia sapere che la morale insegna la prudenza nell’apertura alle novità e nella loro integrazione nel tessuto sociale e culturale endogeno. E allora vediamo i proverbi.

“Quando gira la terra, devi girare con essa” (Peul, Cameroun) (sapere adattarsi al proprio tempo, alle nuove circostanze) (ascoltando questo proverbio, viene da pensare alla teoria dei “terrapiattisti”: se la terra è piatta, non può girare!). Si consiglia di stare attento colui che vuole lasciare le cose vecchie per vivere soltanto di cose nuove. Corre il rischio di essere deluso. Dice il vangelo che il buon padre di famiglia “tira fuori dal suo scrigno le cose vecchie e le cose nuove”. Un nuovo flauto ferisce la bocca del suo proprietario” (Bassar, Togo). In Africa naturalmente c’è la poligamia, sia quella riconosciuta ufficialmente dallo Stato (es: Cameroun), sia quella praticata normalmente (Congo RDC).

Così si dice: ”Non si butta mai la vecchia pentola” (Bangala, Congo RDC; Mande, Costa d’Avorio) (colui che si sposa con una giovane donna, non deve abbandonare la prima, anche se fosse già vecchia, e lui: sarà giovane o vecchio?).Nei discorsi tra gli anziani, spesso ridono per le novità, dicendo che certe novità richiedono di essere del loro tempo per capirle: “E’ il cane di oggi che sa cme prendere il topo di oggi” (Malinkè, Senegal). Bisogna sapersi adattare ai nuovi condizionamenti nella vita. Così dicono i Basongo del Congo RDC “Se gli altri inventano i loro feticci, fanne uno tuo”. Ogni civiltà ha sempre bisogno di nuovi apporti per migliorare la vita dei paesani e quindi tirare su dei muri, chiudere i porti, rimanere isolati non aiuta a crescere.

“Due carboni non si lavano mai tra di loro” (Attiè, Costa d’Avorio). Questo è un classico che ci fa capire come vanno le cose nel mondo, ad esempio: dopo le elezioni politiche. “Quando cambia il tam tam della piazza, viene fuori un nuovo suono” oppure “quando cambia il suonatore, cambia la musica” (quando c’è cambiamento di capi, ci saranno delle novità a cui occorre sapere adattarsi). Naturalmente, se cambio di paese, se emigro, se lascio la mia nazione, devo essere pronto a incontrare novi modi di vivere e di pensare e non devo averne paura. “Colui che attraversa un lago, perde le proprie abitudini” UHutu, Rwanda). E ora sentiamo cosa ci dicono i nostri amici Warega del Congo RDC. Come già detto altre volte, all’entrata del villaggio, viene sospesa “la corda dei proverbi” su cui ci sono degli oggetti che rimandano a un proverbio e quindi a un insegnamento di vita. Nel nostro caso viene sospesa una piccola nzenze (chitarra tradizionale), da cui ne derivano alcuni proverbi. “Un nuovo canto non manca di animatori” (tutto ciò che è nuovo, sembra il più bello, il più attrattivo…Sappia apprezzare il nuovo e l’originale, ma però cerca i veri valori. E un’altra cosa che succede oggi: se vuoi attirare le persone, presenta loro costantemente delle novità…o delle cose antiche, ma presentate in un modo diverso…). E un altro. “E’ nel villaggio dove ci sono le persone che si sente suonare la chitarra” (un solitario raramente è felice. La gioia nasce sovente in comunità).