Addio a Luciano De Crescenzo, scrittore della “Napoletanità”

di Rita Occidente Lupo

Un altro scrittore contemporaneo lascia la vita terrena a 90 anni. L’amante della Napoletanità, scorciata tra vicoli e saggezza, mitologia e filosofia. Luciano De Crescenzo ha dato vita a quella sottile arte di saper “campare”, propria dell’anima partenopea, alle prese con l’arguto ingegno. Le sue, pillole di spicciola saggezza, nel guardare al presente in fermento, nella divaricante mentalità anche tradizionalista. Uomini di libertà ed uomini d’amore quelli ai quali i suoi pensieri drizzati, in un cenacolo di talenti da coltivare ed istruire all’arte del saper vivere coi tempi che cambiano. La Napoli di Bellavista, suo cavallo di battaglia, denso di arguzia, tra striata ironia. Saggista ed attore, ha offerto il meglio di sè nel proporre modelli antichi alle nuove generazioni, per una cultura a tutto tondo da non obliare. La sua mirabile capacità di saper accentare anche le tradizioni, in via d’estinzione, quali quella natalizia, mettendo a nudo il contrasto generazionale tra alberisti e presepisti. Di lui mancherà la scoppiettante ironìa, come lo squisito sapore della Napoli d’amore: buon viaggio Luciano, che la terra ti sia lieve!