Tramonti: a Campinola 8° Festival organistico

Largo ai giovani, si può dire anche per l’inizio del corposo 8° FESTIVAL ORGANISTICO di Campinola di Tramonti sulle alture della Costa d’Amalfi.

Domenica scorsa bell’avvio con l’entusiasta Vincenzo Florio di Gragnano che al folto pubblico della ricca chiesa di San Giovanni Battista ha offerto un programma esemplare con musiche di alcuni fra i più sinificativi autori di musica organistica (Girolamo Frescobaldi, Bernardo Pasquini, Domenico Cimarosa, Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Baldassare Galuppi e Claude Balbastre con variazioni sul tema dell’Inno nazionale francese “Marsigliese”.

Domenica 7 luglio, alle 19 sarà ospite e protagonista Giuseppe Rigliaco della provincia di Caserta.

Giovane ma con un cospicuo curriculum nell’ambito pianistico, musica da camera, accompagnamento, lettura della partitura, storia della musica, composizione, ear training e formazione corale, regia e recitazione, organistica soprattutto con il m.o Mauro Castaldo che è fra i “padrini” del Festival campinolese. Ha iniziato a “far musica” a 6 anni ed è anche laureato in ingegneria aerospaziale.

Offrirà musiche di Frescobaldi, Cimarosa, Galuppi ma anche dell’inglese Samuel Wesley e di Vincenzo Bellini.

L’ingresso, ovviamente, sarà libero e gratuito. Informazioni al 3478790007.

A conferma e testimonianza del seguito in varie parti d’Italia e nonostante non goda di alcun contributo, il FESTIVAL comprende ben dieci qualificati appuntamenti. Ai concerti d’apertura seguiranno domenica 14 il ritorno di Maria Violanti di Priverno di Latina, sabato 20 (e non il 21 ma sempre alle 19) Giancarlo De Marco Telese di Treviso e Tramonti e tra i maggiori fautori del recupero e del restauro dell’organo, terrà una conferenza-concerto sull’arte organaria e le peculiarità dello strumento campinolese; domenica 28 luglio arpa e organo con la napoletana Alba Brundo e il genovese Fabrizio Callai che aveva inaugurato l’edizione dello scorso anno, il 4 agosto (ottavo anniversario dell’inaugurazione del restauro) saranno protagonisti la giovane Pia Molinaro di Ariano Irpino e Antonio Varriano di Benevento che vanta le maggiori presenze a Campinola; l’11 agosto conferma la presenza la Vox Sirenis Ensemble di Meta di Sorrento. Si riprende il 15 settembre con lo spagnolo di Malaga m.o Antonio Tomás del Pino Romero, il 22 la giovane Andreana Pilotti di Pietramelara con Alfredo De Francesco al sax di Teano e conclusione il 6 ottobre con le significative partecipazioni di Nicola e Antonio Salvati di Mercato San Severino.

“La fede senza le opere è sterile” dice San Giacomo e a Campinola si rinnova il miracolo della “Festa” che ne chiarisce la valenza e gli obiettivi ma che è stata scambiata per una consueta festa paesana.

A otto anni dal concerto dell’organista italo-australiano Sergio De Pieri che ha inaugurato il restauro filologico dei fratelli Carrara di Rumo di Trento con la direzione tecnica di Giancarlo De Marco, la supervisione della Soprintendenza, l’illuminata volontà di Don Arulappan Jayaraj (già parroco di Campinola) e il generoso contributo dei Campinolesi e della Cei. Una meritoria opera che ha ridato alla collettività uno fra i più antichi organi funzionanti della Campania e il più longevo della Costa d’Amalfi e che non si è lasciata tentare da manipolazioni cancellando il carattere dello strumento e i segni della storia. Non è un grande organo, ma è un esempio del tipico organo italiano settecentesco, ovvero del grande secolo della dell’arte organaria; interessante il ripristino degli accessori della zampogna e dell’usignolo ed è prezioso pure nelle decorazioni della cassa e della cantoria.

Il FESTIVAL ORGANISTICO è frutto di grande volontà, disponibilità e collaborazione, dall’ideazione e coordinamento artistico di Antonio De Marco – che offre la pluridecennale esperienza maturata nel Veneto – al nuovo parroco P. Jean Jacques Luzitu Mukunda, al Giardino Segreto dell’Anima e ai suoi animatori, al patrocinio del Comune di Tramonti: tutti riuniti come “Amici dell’Organo” di Campinola.

Vuole dare continuità all’espressività musicale e prolungare il ponte fra passato e futuro per acquisire la piena consapevolezza del valore e del significato umano, storico e artistico. Una iniziativa di grande significato per offrire questo patrimonio come testimonianza di fede al godimento di tutti per l’elevazione spirituale e l’accrescimento culturale e sociale. E per fare festa insieme, con la buona musica.

Prima di ogni concerto e su prenotazione è possibile visitare il vicino Giardino Segreto dell’Anima che sostiene il Festival ed è fra le maggiori attrazione ambientali, culturali e turistiche del territorio.