Pagani: Sindaco Gambino, precisazioni su “ferie” segretario comunale Carbutti

Il Segretario Comunale Dott. Francesco Carbutti è stato collocato in ferie, con specifico Decreto Sindacale, in quanto titolare di “ferie non godute” per giorni 17 (diciassette) riferite all’anno 2018 e quindi da consumare – contrattualmente e giuridicamente – entro il 30 Giugno 2019. Tanto perché il Sindaco del Comune di Pagani, avendo rilevato in extremis l’inevitabile produzione in corso di attività di “monetizzazione delle stesse”, ha semplicemente evitato ulteriori gravami “inutili e qualificabili come sprechi” sull’asfittico e ingessato bilancio dell’Ente. Deriva da tanto, e solo da questa realtà fattuale, la regolare sostituzione del prefato Segretario Comunale con la Dott.ssa Perongini Ivana (segretario comunale di lungo corso ed elevata capacità ed esperienza), sostituzione regolarmente richiesta, in data 28 Giugno 2019, alla competente Prefettura di Napoli (Albo dei Segretari Comunali e Provinciali) ed ottenuta con provvedimento pari data prot. 193990 con decorrenza della sostituzione a far data dal 29.06.2019. Stante tale oggettiva e fattuale situazione, conforme e rispettosa del’ordinamento, è apparso anomalo, immotivato, inopportuno e finanche “forzato” il comportamento del Segretario Comunale Dott. Francesco Carbutti allorchè si è presentato al Consiglio Comunale del 30.06.2019 pretendendo, pur essendo stato sostituito nelle funzioni, di ricoprire il ruolo di verbalizzante dello stesso e costringendo il Sindaco a rivolgersi alle Forze dell’Ordine per farlo allontanare dall’Aula in cui era presente pur non convocato e non autorizzato. Questi i fatti “nudi e crudi” che hanno determinato un’incresciosa ed imbarazzante situazione istituzionale che, ovviamente e unitamente ad altre vicende e comportamenti di cui si è reso autore il prefato Segretario Comunale, sono state e saranno oggetto di richieste “di procedimenti disciplinari, citazioni civilistiche per risarcimento danni e azioni giudiziarie per la rilevazione dell’eventuale sussistenza di reati penalmente rilevanti”. Consegue dalla descrizione oggettiva della “realtà fattuale” l’assoluta erroneità e strumentalità di quanti, a partire dallo stesso interessato, hanno ritenuto di diffondere mediaticamente “allarmi e considerazioni circa una violazione dei diritti consolidati e un’attività contra personam” che è assolutamente inesistente.