Salerno: Franco Mussida in città “Il pianeta della musica”

Mercoledì 05.06.2019, presso la sala conferenze dell’associazione “L’ Abbraccio” in via Fresa a Salerno, si è tenuta la conferenza di Franco Mussida, co-fondatore della “Premiata Fonderia Marconi”, presidente del CPM Music institute di Milano e ideatore del progetto CO2: Musica nelle Carceri. Davanti a un’affollata platea di musicisti, Franco Mussida ha presentato il suo libro “Il pianeta della musica”. Si tratta di un percorso nel mondo della musica contro corrente. Non è quella che viene imposta dai mass media, ma è quella che recupera il giusto rapporto tra musicisti e musica. Partendo dal fatto che la musica è la più alta forma di comunicazione degli affetti, i musicisti, più che gli psicologi, hanno il compito di spiegare in che modo il flusso musicale entra dentro di noi e ci fa vivere pienamente la nostra esistenza. La musica con la M maiuscola è un fenomeno che non ha bisogno di parola e che non può essere solo un’arte performativa ed espressiva. Il suo compito fondamentale è quello di rivitalizzare la struttura interiore che è dentro di noi attraverso una visione immaginativa della musica, visitabile con la composizione strumentale. Il timbro, il ritmo e la parola imbriglia la musica e ci costringe al movimento anche se non lo vogliamo. Oggi i ragazzi non elaborano più il codice emotivo. Bisogna far capire loro che la musica prima degli anni ’70 era libera grazie ad una magica migrazione dello spirito d’ Oriente in Occidente. Un’ onda primordiale del senso religioso della vita. Alla fine della serata si è aperta la discussione con il pubblico grazie alla quale il maestro ha auto l’opportunità di focalizzare l’argomento centrale del suo libro: la trasformazione del flusso sonoro nella nostra energia emotiva, miniera della nostra esistenza. Infatti se gli elementi musicali sono 5, timbro, ritmo, melodia, intervalli e armonia, il 6° appartiene alla persona umana. Attraverso una parola inventata, la fonosintesi, Mussida spiega come le persone, attraverso il loro carattere

(flemmatico, entusiasta, malinconico ecc…) reagiscono in modo differente alla stessa musica. Questo processo che è riconosciuto ampiamente nel campo medico, potrebbe servire anche come terapia per il miglioramento di patologie degenerative. Attualmente questa metodologia è attiva per il disagio sociale: un’audioteca, divisa per stati d’ animo, è in rete per 11 Carceri in Italia. La serata si è completata all’ insegna del benessere

con un buffet preparato dal ristorante sociale ELPIS e da “Un Gelsomino”, alimentazione naturale di Salerno. Proprio un’atmosfera da Scuola Medica Salernitana.

Marzia De Nardo