Torino: alla Fiera del Libro testi di don Stanzione e Neria De Giovanni sulla Sardegna
Sabato 11 Maggio 2019, alle ore 12,00, lo stand della regione sarda ospiterà la presentazione di due testi sulla religiosità sarda riguardo gli angeli e i diavoli scritti da don Marcello Stanzione e da Neria de Giovanni editi dall’editrice algherese Nema Press. Il golfo di Cagliari è chiamato anche “Golfo degli Angeli”, a motivo di una famosa leggenda che ha origine con la formazione dell’isola della Sardegna. Infatti si narra che quando quest’isola stava emergendo dal mare, gli angeli la guardavano dal cielo, e rimasero entusiasti nel vederla così bella e incantevole, come una perla preziosa nella sua conchiglia. Gli angeli notarono anche che nella parte meridionale dell’isola si era formato un grande golfo, dove le onde spumeggianti del mare si smorzavano e trovavano la loro quiete naturale. Essi pensarono che un luogo così stupendo dovesse essere protetto da ogni eventuale sciagura proveniente dal cielo o dagli abissi del mare, e chiesero a Dio creatore di fare da sorveglianti a questo golfo per tenerlo lontano da qualsiasi insidia e vegliare anche sugli uomini che avrebbero popolato quella terra. Avuto il benestare da Dio, a stormi gli angeli scesero dal cielo per presidiarlo. Tutti sapevano che il golfo era protetto dagli angeli celesti e gli abitanti della zona vivevano beatamente. Ma il demonio con le sue schiere di angeli decaduti aveva invidia di tanta pace e benessere in quel golfo, così tentò una battaglia con gli angeli buoni e si scatenò un furioso scontro tra le forze del bene e quelle del male. Il combattimento perdurava già da molto tempo, e le sorti non sembravano favorevoli né all’uno né all’altro schieramento. Quando un angioletto ebbe una santa ispirazione, e tracciò nel cielo il segno della croce. I demoni di fronte a quel segno sembravano aver perso ogni vigore, così tutti gli altri angeli tracciarono nel cielo miriadi di croci, e i demoni, ormai impotenti e privi di forza, sprofondarono nell’abisso del mare, dal quale emerse un enorme scoglio nero a forma di sella, che dalla spiaggia s’inoltra verso il largo e sembra ancora puntare verso il cielo. Quello scoglio ancora oggi è chiamato La Sella del Diavolo, ed i naviganti quando passano accanto ad esso, si fanno il segno della croce, come fecero gli angeli a difesa del golfo.
Annamaria Maraffa