Omignano: amministrative, perché una lista unica? Cosa è successo ai giovani?

Il caso della presentazione di un’unica lista alle elezioni comunali di Omignano sembrerebbe a prima vista un caso “quasi normale”. A due giorni dalla scadenza della consegna, la squadra di giovani in corsa verso le elezioni 2019 ha deciso di esporre l’andamento dei fatti accaduti nelle ultime 24 ore dalla presentazione della lista. Una cosa è certa: la “seconda” lista c’era, ed era stata sottoscritta con firme debitamente autenticate. Il venerdì sera e la mattina del sabato 27 aprile, giorno della consegna della lista, si è verificata inaspettatamente la ritirata di alcuni candidati. A poche ore dalla scadenza, altri passi indietro hanno fatto sì che non si raggiungesse più il numero minimo di persone per presentarla. Questo indietreggiamento ha lasciato grandi perplessità.

“Abbiamo cercato di dare il nostro meglio per creare un’alternativa – spiega Andrea Giuliano, rappresentante del movimento giovani -, per dare voce a chi ha un’altra opinione, per tenere vivo il principio di democrazia, dando possibilità di scelta ai cittadini. Prospettando un cambiamento che vuole essere sinonimo di sviluppo locale, di possibilità per i giovani a non andare via”.

A riguardo dello “strano” dietrofront di alcuni candidati, il gruppo giovani non giudica il comportamento ma esprime un sincero rammarico: “Siamo amareggiati ma soprattutto seriamente preoccupati per certi episodi, tra cui l’incendio doloso all’auto di un giovane imprenditore, nostro caro amico, residente a Omignano Capoluogo e per le sorti del nostro territorio, che subisce delle gravi vicende – sottolinea Giuliano -. Il nostro programma era pronto, puntava allo sviluppo locale, dal turismo all’agricoltura, cercando di riattivare l’economia e le opportunità di lavoro. Ad ogni modo, un grande in bocca al lupo all’amico candidato Sindaco Raffaele Mondelli e alla sua compagine di continuità”.

Ora, si prospettano due scenari a Omignano: se la maggior parte della popolazione si recherà alle urne, la lista unica ha possibilità di continuare ad amministrare per altri 5 anni; se non si raggiunge il quorum, cioè il 50% +1 dei votanti, ossia il numero di elettori necessario affinché una votazione sia valida e legale, verrà nominato un commissario straordinario che darà il tempo di riformare delle liste e ripetere le elezioni.