Fermati Italia!

 Giuseppe Lembo

 

Mentre i mali, sempre più gravi crescono, aumentano sulla triste scena italiana, i teatrini di un mediatico senz’anima con la partecipazione di solini che si parlano addosso, per un comunicare del niente, indifferente alla gente italiana, sempre più preoccupata per un presente difficile da vivere ed un futuro sempre più tristemente negato.

L’Italia, così com’è, proprio non va! Troppi i tradimenti! Troppa l’indifferenza! Troppo il degrado ed un’allarmante condizione di diffusa insicurezza, con una dismissione umana e territoriale che fa un male da morire, al futuro italiano!

La più grave tragedia italiana è soprattutto nel futuro negato.

Le sue radici profonde sono nella crescente dismissione italiana umana, sociale e territoriale.

L’ umanità diventa sempre  più disumana. La società, sempre meno umanizzata e socializzata, con un mondo, soprattutto giovane, silenzioso, che si nega al dialogo ed al confronto con gli altri.

La Terra abbandonata a se stessa, con le sue tante strutture (dalle strade agli edifici pubblici e privati), a crescente grave “rischio di futuro”.

Siamo ad un futuro sempre più negato, sempre più cancellato, siamo disumanamente indifferenti, al mondo giovane delle braccia e soprattutto dei cervelli, in fuga da un’Italia matrigna che non sa volere bene ai suoi figli tristemente sparsi in solitudine per il Mondo in una tragica indifferenza italiana.

Perché non ne parlano quelli dei teatrini mediatici al fine di trovare sagge soluzioni italiane ad un grave problema di un futuro sempre più negato alle nuove generazioni, sempre più dall’Italia negata? Perché tanta indifferenza? Perché non si apre un confronto italiano sull’editoria, dalle saracinesche abbassate e sui quotidiani che da 6 milioni sono ridotti a soli 2 milioni di copie stampate?

Concludo, offrendola in pasto a quelli dei teatrini mediatici, la notizia ISTAT che nel 2060 la popolazione italiana da 60 milioni scenderà a soli 30 milioni.  Forse, da questo dipendono le prove di laboratorio per come africanizzare l’Italia?

I pochi milioni dell’Africa che possono venire da noi, magari a riempire il vuoto dei nati italiani, mancanti per una grave crisi delle nascite nel nostro Paese, non avrebbero la saggia e giusta dignità di integrati, ma una condizione triste di sfruttati e di schiavi italiani di un tempo disumano, che facendosi un male da morire non sa volere bene all’uomo della Terra, regalando al mondo una tragica e sempre più tradita, umanità/disumana. Cara Africa, pensa saggiamente al tuo futuro di vita e non di sofferenze e morte, dei tanti uomini, minori e bambini compresi, in fuga dalla tua Terra nera, per morire tristemente e disperatamente soli inghiottiti nelle acque del Mare Nostrum, un tempo mare di civiltà ed oggi in modo crescente mare di morte.

Cara Africa, con saggezza e dignità, liberandoti di una feudalità che non ti giova e ti fa un male da morire, negandoti ad un futuro di civiltà e di umanità diffusa, ritrova una giusta e saggia dimensione umana, con un progetto di saggia umanità per la tua gente, dalle sofferenze antiche, che non deve assolutamente morire di Africa.

Cara Africa, da Continente di sofferenze, di sfruttamento, di schiavismo e di triste commercio della carne umana, devi riprenderti il diritto alla vita, in quanto, primo dei diritti umani negato alla tua gente tradita da un mondo infame che, ha pensato di trasformare la negritudine in schiavitù da sfruttare. Che disumana follia!

Costruiamo in Africa percorsi di “umanità” per l’uomo, mettendo da parte la disumanità che, per l’avere/apparire, tristemente indifferente all’ESSERE, nega sempre più, l’uomo al futuro, gravemente ammalato, di “umanità/disumana”.

Cara Africa la ”mia umanità è in Africa”, dove l’uomo “rigenerandosi”, partendo dalla nuda terra, deve saggiamente costruire un MONDO NUOVO. Un MONDO DI SAGGIA UMANITÀ.