Pozzuoli: Siep, meeting nazionale su servizi di salute mentale

 Modelli organizzativi, stili operativi e sistemi di finanziamento” questo l’argomento del congresso durante il meeting nazionale dalla Siep, Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica nell’Ambito dell’ASL Napoli 2 Nord, che si svolgerà a Pozzuoli i 4 e 5 aprile presso il Centro Congressi Hotel degli Dei. Tante le sessioni che focalizzeranno l’attenzione e apriranno la discussione fra gli addetti del settore, al fine di focalizzare i tre obiettivi tesi a migliorare la vocazione comunitaria della salute mentale nella comunità di riferimento con attenzione alla continuità delle cure nelle diverse articolazioni organizzative sulla base di specifici PTRI, Progetti Terapeutici Riabilitativo Individuali, gestione di programmi di reinserimento lavorativo e sperimentazione di nuovi modelli di residenzialità in un ottica di rilancio dei servizi di salute mentale. Il congresso non ha solo finalità didattiche e di dibattito tecnico, ma si pone come momento propositivo nei confronti della Regione Campania al fine di redigere un nuovo progetto obiettivo per ridisegnare l’organizzazione dei servizi di salute mentale. Mission da perseguire: adeguare i servizi alle più recenti esigenze cliniche ed alle acquisizioni terapeutiche.

Ad aprire i lavori il presidente Siep Fabrizio Starace. Seguiranno i saluti istituzionali da parte di Vincenzo De Luca, Presidente Giunta Regionale, Vincenzo Figliolia, Sindaco di Pozzuoli, Elisabetta Garzo, Presidente Tribunale Napoli nord e Antonio D’Amore, Direttore Generale ASL Napoli 2 nord. Dopo i saluti ad introdurre ai temi congressuali Walter Di Munzio, Direttore DSM ASL Napoli 2 Nord.

“La psichiatria ha pagato duramente la lunga fase di commissariamento con la forte riduzione di personale ed il ridimensionamento dei servizi. – Ha chiosato il Direttore DSM ASL Napoli 2 Nord, Walter Di Munzio- Auspichiamo che dalle giornate SIEP di Pozzuoli possa partire una riorganizzazione che porti ad un rilancio dei principi della riforma del 1978. La riforma ha comportato la definizione di un modello organizzativo in grado di affrontare i bisogni dei nostri pazienti che va adeguato alla situazione attuale.”