Amarcord Scuola di don Milani!
Giuseppe Lembo
La Buona Scuola, fu definita da Ferdinando Imposimato “una legge fatta con i piedi”. Una legge che completerà il disastro già in atto di una Scuola italiana, purtroppo, tristemente dismessa nella più generale dismissione italiana che tanto, tanto male, sta facendo al nostro Paese.
Non sono assolutamente le novità e le riforme fatte con i piedi a costruire i saggi percorsi del Nuovo educativo, formativo e scolastico di un’Italia che, facendosi male, si nega sempre più al Futuro, abbassandone valori, competenze, saperi e saggia conoscenza dell’ESSERE, sempre più cancellato dal triste mondo di un invadente avere-apparire.
La prima saggia risposta per il Nuovo di un Nuovo Orizzonte Scuola ci viene dal pensiero di un grande del passato.
È Don Lorenzo Milani che, soffermandosi sugli “orizzonti Scuola” dell’Italia, dalla Scuola purtroppo, non saggiamente considerata centrale, per il Futuro italiano, ebbe a dire “chi non farà scuola animato da un grande amore, non faccia scuola”.
Purtroppo il messaggio-appello di Don Milani è rimasto tristemente inascoltato; è sempre più inascoltato.
Sono tanti, ma veramente tanti, quelli delle insostituibili risorse umane che, pur non essendo animati da grande amore, fanno Scuola; continuano a fare Scuola, inaridendo l’Italia del sapere che è sempre più dagli orizzonti tristemente limitati e senza Futuro.
Tornando alle risorse umane italiane del Mondo della Scuola, da cui ne dipende la saggezza del suo funzionamento, c’è da sottolineare che “la bravura di un insegnante non si misura sui ragazzi che sono più bravi in partenza, ma sulla capacità di aiutare chi è in difficoltà e di risollevarlo da un destino che altri considerano già segnato”.
La Scuola è una grande risorsa italiana. Una risorsa per i saperi dell’Italia che ci appartengono nel saggio insieme passato – presente – futuro.
Alla Scuola appartiene la risorsa del conoscere, assolutamente necessaria per il Futuro possibile che è parte di Noi.
Per una Buona Scuola, occorre prima di tutto, tanta, tanta professionalità e quel sapere condiviso, con le idee di insieme che la rende dinamicamente centrale al Futuro italiano; saggiamente centrale al Futuro di sviluppo italiano.
La Buona Scuola oggi è creduta tale per una Riforma che, già dal 2015, è attivamente impegnata nell’attuazione del piano della Buona Scuola, così come pensato dalla precedente ministra Stefania Giannini.
Siamo ad una Scuola del Futuro che pensa a senso unico di innovarsi attraverso percorsi di digitalizzazione, con l’introduzione del tablet al posto dei libri.
Come si fa a pensare al digitale sostitutivo del Libro? Non è assolutamente possibile!
Il Libro, come ci insegna la lunga storia della Scuola italiana, è un insostituibile strumento di sapere e conoscenza.
Le sue pagine riescono, nel rapporto diretto con chi legge (nel nostro caso con gli studenti), a trasmettere, con forte sinergia, saperi e conoscenza personalizzata.
Si tratta di saperi e conoscenza umanizzata, molto diretta e senza gli strumenti impersonali, tablet compreso, che non giovano al saggio sapere della Buona Scuola.