Salerno: Daniele Francioni e Katia Mucciolo, reclusione e risarcimento per diffamanti accuse su don Marcello Stanzione

Due mesi di reclusione e il pagamento di diecimila euro di risarcimento e duemila euro di spese legali. E’ questa la condanna espressa dal giudice Pietro Giocoli, della terra sezione penale del Tribunale di Salerno, nei confronti di Daniele Francioni e Katia Mucciolo rispettivamente ex autista ed ex segretaria del sacerdote a conclusione di una battaglia legale durata circa cinque anni che aveva visto parte lesa don Marcello Stanzione, accusato dai due coniugi di aver avuto una condotta immorale e di aver infranto il sigillo sacramentale della confessione. Meglio conosciuto come il prete degli angeli, anima da oltre trent’anni della parrocchia Santa Maria la nova di Campagna, don Marcello è un personaggio molo noto nel mondo ecclesiastico: scrittore e studioso di angeli, fondatore del museo degli angeli e dell’Oasi di San Michele Arcangelo, ha scritto oltre 200 volumi, ha organizzato e presenziato a centinaia di eventi dedicati alla tematica di cui è unanimemente riconosciuto esperto di fama mondiale. Nel 2014 si trovò inconsapevole protagonista di un dossier redatto da quelli che all’epoca già suoi ex collaboratori e che lo dipingevano come un uomo dedito ai piaceri carnali ed irrispettoso dei suoi stessi voti. Dossier che avrebbe dovuto screditarlo, allontanarlo dalla sua parrocchia e dall’esercizio della sua missione e che, alla fine, è diventato materia per un processo intentato da don Marcello, rivelatosi poi vittima di calunnia e diffamazione. “ Se vuoi fare davvero del male a un sacerdote racconta devi gettargli addosso discredito. Chi si fiderebbe di un sacerdote che viene meno ai valori che professa nella sua vita quotidiana, non solo quando ha l’abito talare? Ab nei bordelli di Napoli e che mi prostituivo con donne facoltose; fui accusato di raccontare i giro i peccati dei miei parrocchiani mi raccontavano in confessione. E’ evidente osserva che chi ha costruito queste accuse voleva distruggermi ma per fortuna non ci è riuscito.. sono stato molto male, sono state coinvolte mia madre e mia sorella che hanno sofferto molto. Prima di ricompattarsi con rinnovato vigore, la comunità ne ha risentito moltissimo. Venivo guardato con sospetto e curiosità”. Quando quelle voci messe in giro ad arte divennero quella che l’avvocato Almerigo Pantalone difensore di don Stanzione definisce “una pesante e sistematica campagna di diffamazione pubblica e giornalistica tesa a screditare la sua persona e la sua figura sacerdotale”, don Marcello denuncia tutto. “Non avevo altro modo di difendermi spiega andava ristabilita la verità perché sul caso intervennero la Curia di Salerno, il Vaticano e la congregazione per la dottrina della fede che per fortuna hanno stabilito la mia assoluta estraneità a quanto asserito da persone a cui io ho cercato di dare una mano, sarà per questo che il colpo ha fatto così male. Inizialmente ero molto arrabbiato e rancoroso, poi sono riuscito a perdonarli”. Arriva dunque a conclusione per il momento primo di giudizio una vicenda dolorosa per il sacerdote che attirò molta attenzione anche se, aggiunge l’avvocato Pantalone, “ nel frattempo, il parroco ha continuato nella sua attività sacerdotale sempre al fianco dei bisognosi e dei suoi tanti fedeli che non gli hanno fatto mai mancare il loro sostegno”. Oggi don Marcello sorride, e pensa al futuro, certo che i suoi angeli ci abbiano messo la mano: “ Perdono i miei ex collaboratori conclude con il denaro del e quei soldi per la chiesa e per la comunità. L’importante è che questo incubo sia finito”.

Carmen Incisivo