Salerno: regista Antonello De Rosa al Liceo “De Sanctis”

Un liceo attento e partecipe quello che ha formato la platea che ha visto protagonista il regista Antonello De Rosa, questa mattina al liceo De Sanctis di Salerno. “Sono commosso e felice di essere stato invitato per celebrare il giorno della Memoria…la Memoria è importante, un popolo senza memoria è un popolo senza futuro, destinato all’oblio della storia” da subito De Rosa, tuona contro l’indifferenza che attanaglia l’umanità e la rende sterile, “quando a casa accendete il tg o leggete i giornali non fatelo mai con superficialità, andate in fondo ,abbiate la facoltà di leggerne l’essenza, capireste che ancora oggi non siamo lontani da quei venti di odio e distruzione che hanno sterminato una fetta di umanità”, prosegue De Rosa, “parlerò del Campo della Dora…conoscete il campo della Dora?…era un campo vicino a Birkenau, un campo solo di donne e bambine, utilizzate per la realizzazione di ordigni bellici…” parla di loro il regista…fa intervenire nella lettura di due monologhi , da lui scritti, due allieve del liceo…la commozione è altissima…interviene anche lui stesso nella lettura del terzo ed ultimo monologo, sempre da lui scritto…avverte che sarà fortissimo, e si scusa per il linguaggio forte che userà…invita a chiudere gli occhi per immaginare lo scenario…due uomini uno a destra e uno a sinistra , quello a sinistra sta subendo le più atroci torture le descrive perfettamente…l’altro, l’amato,  assiste impotente a quelle scene…De Rosa racconta l’atrocità dei campi di sterminio davanti alla numerosissima platea commossa …racconta anche dello sterminio degli omosessuali…grida forte insieme al suo compagno, intervenuto all’evento “ bisogna ricordare, queste atrocità sono il frutto di una degenerazione politica e la  cultura tutta ha il compito di parlarne, attraverso il teatro lo faccio. Noi tutti dobbiamo opporci al vento di morte e di intolleranza, generato dai regimi dittatoriali quali il Nazismo ed il Fascismo…attenzione perché il pericolo c’è! Bisogna ricordare…Voi che profumate di cultura dovete opporvi ai venti della discriminazione su tutti i fronti”