Salerno: al Teatro Municipale “Verdi” stagione lirica presenta “Viaggio a Napoli”

Prosegue con un altro appuntamento molto atteso la stagione lirica e sinfonica del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Domenica 16 dicembre alle ore 18.00 gli Artisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con Ciro Visco al pianoforte, presentano “Viaggio a Napoli”.

 Il programma prevede un viaggio affascinante nella cultura musicale e poetica napoletana della quale gli spettattori potranno apprezzare dal vivo l’evoluzione.
La palommella Musica di Niccolò Piccinni A quattro voci Trascrizione di Ciro Visco
I’ te vurria vasà Musica di Eduardo Di Capua Versi di Vincenzo Russo A sei voci Trascrizione di Ciro Visco
La Rosa Musica di Saverio Mercadante Maura Menghini, soprano
Lo cardillo Musica di Gaetano Donizetti Versi di Pietro Labriola e Masiello Bonito Massimo Iannone, tenore Renato Vielmi, basso
‘O marenariello Musica di Salvatore Gambardella Versi di Gennaro Ottaviano A sei voci Patrizia Roberti, soprano Massimiliano Tonsini, tenore Trascrizione di Ciro Visco
La sposa de lo marenaro Musica di Saverio Mercadante Patrizia Roberti, mezzosoprano
Te vojo bene assaje Musica di Gaetano Donizetti Versi di Raffaele Sacco A sei voci Trascrizione di Ciro Visco
Palomm’ ‘e notte Musica di Francesco Buongiovanni Versi di Salvatore Di Giacomo A sei voci
Tarantella Musica di Gioachino Rossini Mascia Carrera, soprano
Mmiez’ o grano Musica di Evemero Nardella Testo di Eduardo Nicolardi A quattro voci Trascrizione di Ciro Visco
Mandulinata a Napule Musica di Ernesto Tagliaferri Versi di Ernesto Murolo A sei voci Patrizia Roberti, soprano Massimiliano Tonsini, tenore Trascrizione di Ciro Visco
Napule ca se ne va Musica di Ernesto Tagliaferri Versi di Ernesto Murolo A sei voci Trascrizione di Ciro Visco
Marechiaro Musica di Francesco Paolo Tosti Versi di Salvatore Di Giacomo Renato Vielmi, basso
Silenzio cantatore Musica di Gaetano Lama Versi di Libero Bovio A sei voci Trascrizione di Ciro Visco
‘O sole mio Musica di Eduardo Di Capua Versi di Giovanni Capurro.