Roccapiemonte: Liceo Scientifico “B. Rescigno” in visita al centro di riabilitazione “Villa Silvia”

Al termine del percorso della seconda annualità di Scuola Viva, con l’esperta Rita Occidente Lupo, direttore responsabile del quotidiano dentroSalerno.it e la tutor, prof. Rosa Buoninconti, gli allievi del Liceo Scientifico “B.Rescigno”, diretto dalla Preside Cinzia Guida, si sono cimentati con i contenuti appresi durante il corso, con un tuffo nelle realtà sociali del territorio. Il centro di Villa Silvia si occupa di disabilità da patologie del sistema nervoso centrale, investendo in cultura, ricerca e sperimentazione grazie all’intervento di operatori, collaboratori e assistenti, che si prendono cura di circa trenta pazienti. I cittadini, spesso, sono insensibili, giudicando la situazione di queste persone in modo indifferente e riguardo a questo aspetto il sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano, che ci ha raggiunti con la consigliera comunale Valeria Pagano, ci ha sostenuti nella nostra esperienza giornalistica nel sociale. Abbiamo intervistato gli operatori, il sindaco e gli ospiti del centro. Le domande che abbiamo fatto agli operatori, varie:

<<Da quanto tempo lavora in questo centro?>>

<<Da circa trentasei anni e sono una delle persone meno recenti>>

<<Qual è il vostro scopo?>>

<<Il nostro scopo è quello di non far sentire i pazienti diversi dagli altri e ambientarli nella comunità partecipando a vari progetti, per esempio alle recite musicali>>.

Tra gli operatori della struttura, ragazzi giovanissimi di 22 e 25 anni laureati, che lavorano da circa due mesi in tale realtà:

<<Questi pazienti sono qui perché non vengono accettati dalle loro famiglie?>>

<<Dipende. Ci vuole una determinata competenza per trattare determinate situazioni e grazie alla passione e alla volontà ci riusciamo>>.

Al sindaco abbiamo chiesto l’apporto dell’ente Comune con tale struttura.

<<Quali contributi sono stati offerti per il rilancio della struttura?>>

<<Per adesso abbiamo donato un contributo morale, perché già da alcuni anni siamo in una difficile situazione. Noi speriamo, come comunità e non solo come comune, che aumentino i posti di lavoro, perché ci sono circa 50/60 dipendenti del Montesano che potrebbero trovarsi senza un posto di lavoro>>.

<<Secondo lei, con il nuovo Governo, ci sarà una maggiore attenzione alle fasce deboli?>>

<<Speriamo che ci sia un’attenzione sempre maggiore alle fasce deboli, anche se si dovrebbero invertire i termini, ovvero non dobbiamo aspettarci sempre tanto dall’altro, ma farci promotori noi anche tramite la coalizione di vari comuni e paesi per un futuro migliore, anche e soprattutto in un ambito sociale importante come questo>>.

Rivolgendoci agli ospiti abbiamo notato la loro volontà nel fare le cose, abbiamo colto quello spirito ancora bambino che è in loro, la loro allegria, le loro capacità, la loro gentilezza e intelligenza nonostante tutto.

Questi ragazzi cantano, recitano, fanno i lavoretti con la ceramica e con la carta riciclata, fanno nuoto, equitazione e disegnano, insomma sono persone che lottano attraverso la creatività. Abbiamo chiesto a Ketty che afferma di essere una nuotatrice:

<<Dove vai in piscina e come ti sposti?>>

<<Vado ad Agropoli con la mia maestra e ho vinto anche coppe e medaglie, canto anche con un altro ragazzo!>>

E’ stata un’esperienza bellissima per noi studenti, emozionante perché ci siamo confrontati con una realtà che molto spesso ignoriamo, ma che ci ha insegnato e fatto capire tanto… come afferma Papa Francesco:

“La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona; e la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che ne può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore.”

Maria Antonietta Trotta