Vallo di Diano: Pasqua, problematici mezzi pubblici

Anche quest’anno il week end di Pasqua si preannuncia ricco di uscite, con tanti italiani pronti alla classica gita “fuori porta” o al fine settimana lontano da casa. Come sempre, le mete prescelte – visto l’esiguo periodo vacanziero – saranno italiane, dato che il Bel Paese di alternative ne offre tantissime. Il Vallo di Diano non è da meno, con le sue potenzialità date dai borghi montuosi, dagli agriturismi, dai siti culturali con in testa la Certosa di Padula. Ma nelle offerte del trasporto pubblico ancora una volta la provincia salernitana è dimenticata dal Presidente Vincenzo De Luca, nonostante le sue dichiarazioni pro ferrovia ormai datate immancabilmente prima della sua elezione a governatore della Campania. Tuttavia De Luca, in un post sul suo profilo facebook, ha annunciato che EAV manterrà in funzione le linee su ferro e gomma sia per la Santa Pasqua che per il Lunedì dell’Angelo, riaprendo inoltre la funivia del Faito a Pasquetta.

Ovviamente il Vallo di Diano, anche se ai confini ricordiamo insistere in regione campania, resterà difficilmente raggiungibile, vista la totale mancanza di corse dell’autoservizio sostitutivo al treno e dell’unica corsa da Napoli alle 14.00 alle autolinee Lamanna, che permette l’arrivo nel Vallo alle 16.00, senza nessuna opportunità di rientro. Un vero e proprio tabù per chi volesse visitare le zone e le tante bellezze paesaggistiche raggiungendole con i mezzi pubblici, inesistenti a cominciare dalla ferrovia fantasma. Una distanza, quella tra il capoluogo di provincia salernitano e l’entroterra valdianese, sempre più incolmabile. L’appello che il Comitato per la riattivazione della Ferrovia Sicignano – Lagonegro vuole fare, nella speranza che non resti inascoltato, è molto semplice: De Luca dedichi attenzione ai trasporti, visto che si è tenuto anche le deleghe per risanare la Regione dalla precedente gestione, e il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Paolo Imparato, tra l’altro Sindaco di Padula, sostenga e renda operative le istanze del territorio, dato che la città da lui amministrata ospita la Certosa di San Lorenzo, patrimonio Unesco. Chi vorrà andare in Certosa a Pasqua, in una giornata da bollino rosso, dovrà farlo esclusivamente con la propria autovettura, nonostante una stazione ferroviaria a meno di due chilometri in linea d’aria. Un invito ad intervenire va anche alla direttrice del Polo Museale della Campania, dottoressa Anna Imponente, affinché interceda con Regione Campania e Provincia di Salerno per richiedere collegamenti e fermate nelle vicinanze della Certosa di San Lorenzo, oggi completamente irraggiungibile con mezzi pubblici. Non è una battaglia dell’ultim’ora per il Comitato, visto e certificato che già dall’epoca della Giunta Caldoro in una comunicazione protocollata il 14 dicembre 2015 all’ex Acam – oggiAcamir, Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti – il Comitato richiedeva la garanzie delle corse festive diverse dalle domeniche, compresa Pasqua. Da allora nulla è cambiato e inoltre la riflessione viene spontanea: se fossero state mantenute le promesse, e ci si fosse impegnati a riattivare la Sicignano – Lagonegro, anche con le sole corse su ferro festive si poteva programmare una visita alle zone valdianesi. Questo non era, non è e non sarà possibile nell’immediato. Questione di lungimiranza e di scelte politiche, dato che a mancare ancora una volta è la volontà degli amministratori nel voler migliorare le cose. Buona Pasqua, amara, nel 31° anniversario della sospensione del traffico ferroviario sulla linea, a tutti, dal Comitato: che sia serena e di gioia.