Salerno: 3° Congresso regionale SISMED

Workshop salernitano “Il medico di medicina generale, l’ospedale e il territorio, quali prospettive per una migliore integrazione” Venerdì 2 – sabato 3 marzo 2018  al Grand Hotel Salerno • Via Lungomare Tafuri, 1. La SISMED (società italiana scienze mediche) organizza, nell’ambito del programma di aggiornamento professionale del medico di medicina generale, venerdì 2 e sabato 3 marzo c.a presso il Grand Hotel Salerno organizza il terzo congresso regionale SISMED workshop salernitano il medico di medicina generale, l’ospedale e il territorio: quali prospettive per una migliore integrazione.

Gli obiettivi di cura nei pazienti con cronicità, non potendo essere rivolti alla guarigione, sono finalizzati al miglioramento del quadro clinico e dello stato funzionale, alla minimizzazione della sintomatologia, alla prevenzione della disabilità e quindi al miglioramento della qualità di vita. Per realizzarli è necessario una corretta gestione del malato e la definizione di nuovi percorsi assistenziali che siano in grado di prendere in carico il paziente nel lungo termine, prevenire e contenere la disabilità, garantire la continuità assistenziale e l’integrazione degli interventi sociosanitari. L’obiettivo di questo evento, sottolinea Matteo Rispoli Consigliere Nazionale SISMED e Responsabile Scientifico del Convegno, è quello di far dialogare i medici di medicina generale con gli specialisti delle diverse branche (territoriali, ospedalieri e universitari), l’infermiere professionale e il farmacista coinvolti nel percorso assistenziale del paziente con patologie croniche. La presenza di pluripatologie – conclude Rispoli – richiede l’intervento di diverse figure professionali ma c’è il rischio che i singoli professionisti intervengano in modo frammentario, focalizzando l’intervento più sul trattamento della malattia che sulla gestione del malato nella sua interezza, dando talvolta origine a soluzioni contrastanti, con possibili duplicazioni diagnostiche e terapeutiche che contribuiscono all’aumento della spesa sanitaria e rendono difficoltosa la partecipazione del paziente al processo di cura.