Regione Campania: Sanità, Caldoro “Con noi salvate strutture chiuse da Sinistra”

“Con la guida di Stefano Caldoro si sono salvate strutture sanitarie nel territorio salernitano. Salerno, con la sinistra, aveva perso un terzo della sua sanità”. Cosi in una nota l’ufficio stampa di Stefano Caldoro in relazione al dibattito avviato da alcuni in campagna elettorale.

“Si sono salvate e potenziate, con Caldoro, le strutture di Castiglione di Ravello, di Oliveto Citra, di Polla, Scafati, Roccadaspide e Cava. Su Agropoli si erano determinate le condizioni per riorganizzare la rete, al netto degli errori dell’amministrazione (il sindaco del comune cilentano propose ricorso e rese tutto più difficile) e, ad oggi, la situazione cilentana registra solo peggioramenti”.

“Tutto questo era determinato dal ‘Decreto 49’ che Caldoro non ha mai attuato. La sinistra di Bassolino e di Zuccatelli, consigliere del programma con De Luca, chiudeva gli ospedali che il buongoverno del centrodestra ha riaperto. Il decreto da loro predisposto, quello della sinistra, chiedeva le strutture. Chi dice il contrario continua a mentire in maniera spudorata”.

“Il rilancio delle strutture – ricorda l’ufficio stampa di Caldoro – è stato possibile grazie alla più imponente operazione di risanamento dei conti della storia campana, grazie ai risultati ottenuti nella classifica dei Lea, quella che misura il livello delle prestazioni, e perché c’è stato lo sblocco del turn over. La possibilità di avere più personale è infatti un altro obiettivo raggiunto da Caldoro”.