Castel San Giorgio: Gruppi di Preghiera Padre Pio nel decennale della reliquia

Pomeriggio di festa alla Parrocchia Santa Maria delle Grazie, per il decennale della presenza del Gruppo di Preghiera Padre Pio, animato da Maristella Caputo. I fedeli si sono stretti intorno al parroco don Gianluca Cipolletta, che ha raccolto il testimone di fede del precedente don Graziano, nel continuare a mantenere viva la fede verso lo Stigmatizzato del Gargano. La Santa Messa, presieduta da padre Fortunato Grottola, guardiano del Convento di Pietrelcina, a preludio del convegno “La presenza di Padre Pio a Castel San Giorgio” ha trovato una composta ed attenta platea. All’incontro hanno preso parte anche Gianni Mozzillo, direttore dell’Associazione “Araldi di San Pio” e l’animatrice diocesana, nel direttivo regionale dei Gruppi, Rita Occidente Lupo. Toccante l’omelia di padre Fortunato, che ha ricordato l’identikit di San Pio, dal tratto burbero, ma al contempo arguto. Capace di rivoltare le anime, portandole a conversione: come fu per Carlo Campanini, famoso attore comico. La Caputo ha ricordato come a suggello della presenza del Gruppo, sia in dotazione alla comunità una preziosa reliquia del Santo, grazie a padre Paolino, un lino intriso di sangue della stigmata al costato. Un oggetto che può essere soltanto motivo di riflessione per i credenti, che devono nutrirsi della Parola e frequentare i Sacramenti, ha rimarcato padre Grottola, per vivere un cammino di fede autentico. Come Padre Pio, la cui continua tensione all’obbedienza alla madre Chiesa, coniugata alla povertà francescana, due fulcri sui quali si basò la Sua esistenza, sempre al servizio dell’amore verso le anime, attraverso anche la paziente guida delle anime al Confessionale. Anche per Mozzillo, che ha omaggiato il parroco Cipolletta con una bellissima immagine di San Pio legato alla Croce, il Frate, gigante di santità, testimonial della salvezza già da questa vita. Per questo i Gruppi di Preghiera, ha aggiunto la Lupo, hanno il ruolo di pregare nella Chiesa e di restare saldi nella fede proprio nel momento attuale, che registra sempre un maggiore laicismo incalzante, a scapito della fede cattolica. Di qui la chiamata alla Santità, seguendo i consigli spirituali che Padre Pio dettò per i Suoi Figli, come caparra di salvezza. Per tutti, l’appuntamento a San Giovanni Rotondo il 17 marzo, per pregare insieme a Papa Francesco che, in occasione del centenario delle Stigmate del Santo e nel 50° della Sua morte, si recherà a porgerGli omaggio, come già fece Papa Woytjla.