Salerno: Sinistra Italiana “TARI, facciamo chiarezza!”

L’amministrazione nel presentare il bilancio annuncia in pompa magna una riduzione della TARI. Ci dispiace deludere i cittadini ma i documenti ufficiali disponibili sul sito del Comune dicono tutt’altro. La relazione della responsabile del settore finanziario sul ricalcolo declina con dovizia di particolari i motivi dell’adeguamento delle tariffe concludendo la stessa evidenziando una riduzione della spesa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, pari a 300.000 euro ma si mantiene vaga su una generalizzata riduzione del tributo.

Purtroppo non è così!

Basta guardare le tabelle pubblicate dal settore finanziario, relativamente alle tariffe a metro quadro da applicare agli immobili, sia essi abitazioni che  locali commerciali, per vedere che  nel quinquennio 2013-2018 la tassa sui rifiuti è aumentata mediamente del +28% (per una superficie indicativa di 100mq). Dal 2015 al 2018 rimane invariata per le utenze domestiche ma aumenta mediamente del +13% per quelle non domestiche.

Le variazioni delle tariffe a metro quadro dal 2013 al 2018 non sono uniformi ma proviamo a sintetizzarli come segue:

 Utenza Domestica:

Quota fissa (Media 85%, Minima 84%, Massima 85%)

Quota variabile (Media –9%, Minima –10%, Massima –7%)

 

Utenza non Domestica:

Quota fissa (Media 117%, Minima 87%, Massima 194%)

Quota variabile (Media –22%, Minima –32%, Massima 7%)

 

Se invece ci limitiamo alle variazioni delle tariffe a metro quadro dal 2015 al 2018 esse risultano come segue:

 

Utenza Domestica:

Quota fissa (Media 0%, Minima 0%, Massima 1%)

Quota variabile (Media –1%, Minima –3%, Massima –1%)

 

Utenza non Domestica:

Quota fissa (Media 117%, Minima 87%, Massima 194%)

Quota variabile (Media –22%, Minima –32%, Massima 7%)

 

Sempre dai dati dell’amministrazione si rileva che dal 2013 and 2018 vi è stato un aumento della spesa per la raccolta e  smaltimento dei rifiuti di ciraca 500.000 (8%) euro con un picco nel 2015 dove l’incremento rispetto al 2013 è arrivato a 800.000 (13%) euro.

Ci lascia perplessi  il ricavato dei proventi della vendita di materiale derivante dalla

raccolta differenziata che è assolutamente irrilevante. Si prevede di ricavare 160.000 euro che è pari ad un risparmio del 3% sull totale della spesa per i rifiuti.

Fermo restando l’obbiettivo dei rifiuti zero, l’incremento della raccolta differenziata deve essere significativo per poter contribuire in maniera consistente alla riduzione della spesa per i rifiuti e ad un ambiente più sano.

Quest’amministrazione ha fallito sul fronte ambientale (come in tanti altri settori). Non ha messo in atto ne iniziative di sensibilizzazione ne di educazione ne di repressione ne di prevenzione per rendere più moderna e sostenibile la gestione dei rifiuti nel nsotro comune. Basta guardarsi attorno per rendersi conto dell’eredità che ci lascia e da cui bisognerà affrancarsi  quanto prima per evitare di annegare in un mare di rifiuti e di debiti.