Italia allo specchio

Giuseppe Lembo

L’Italia radiografata dal CENSIS, soprattutto l’Italia del Mondo giovane, ma non solo, con l’ascensore sociale fermo e/o negato ad andare più oltre verso l’alto, un vero e diffuso blocco sociale, crea in modo diffuso, rabbia repressa.

C’è, come nell’indagine CENSIS il forte e diffuso convincimento italico di una maledetta retromarcia sociale che alimenta in modo diffuso il rancore italiano per il Futuro negato, una condizione italiana che oltre a fare male all’Italia, fa tanto, tanto male agli italiani sfiduciati e per questo, considerandosi  dal Futuro negato, portatori di una crescente e diffusa rabbia repressa, assolutamente incontrollabile e fortemente radicata nella composizione sociale del Paese nella psicologia individuale e collettiva, una comune condizione italiana, in cui si ritrovano tutti.

Siamo un Paese a cui la gente, proprio non crede più. Gli italiani senza speranza, traditi nelle umane attese di un Futuro umanamente possibile, si avviano ad essere protagonisti di un forte e diffuso rancore contro il sistema Italia, fatto da malgovenati, e tragicamente causa di un disastro umano e sociale che nega al Futuro tanta parte degli italiani; tanta parte, soprattutto degli italiani giovani, che crea rabbia, per le mancate opportunità di vita.

Dalle indagini distorte e disumanamente tristi riflesse nello specchio Italia, vediamo crescere diffusamente il disagio per le condizioni di vita sempre meno in caduta libera, mostrando gli italiani, in stragrande maggioranza dei “re nudi” negati al Futuro.

Con il disagio italiano inevitabilmente, è cresciuta conseguenzialmente anche la rabbia che da rabbia repressa, va diventando diffusamente “rabbia italiana”, come risposta dei tanti mali italiani che rendono non solo difficile vivere, ma anche semplicemente sopravvivere sul suolo italiano, sempre più negato al Futuro, dove c’è il protagonismo diffuso del dismettere e del delocalizzare.

L’Italia del dolore è l’unica realtà italiana certificata; tanto, a partire dalle povertà italiane che vedono “ protagonisti di miseria” ben sette milioni di italiani che fanno fatica a vivere dignitosamente la loro vita e/o peggio ancora a sopravvivere, cancellando dal loro disumano quotidiano le medicine per curarsi e/o il cibo (sempre più spesso cibo spazzatura) per riempirsi lo stomaco e così evitare le gravi e tristi sofferenze disumane dei morsi della fame che sempre più spesso ed anche da NOI sono causa di una morte che cancella il diritto alla VITA, primo diritto, universalmente riconosciuto, per tutti gli uomini della Terra, ammalata di Uomo e resa disumanamente, sempre più invivibile, a causa di una crescente e diffusa “barbara disumanità” con un Mondo del Nulla, dal welfare cancellato anche oltre lo Stato, con la Famiglia in difficoltà per una crisi morale e sociale che sta facendo morire l’Italia.

L’Italia delle luci ed ombre è l’Italia dei nostri giorni dove, cancellata l’ideologia, la politica, i valori, la cultura, si ritrova con una società sempre più dismessa e con gli italiani protagonisti di un’ambivalenza identitaria che, soprattutto nel mondo giovane, da rabbia repressa, va diffusamente assumendo il cammino umanamente triste di sofferta ribellione di un dissenso concretizzato attraverso la cancellazione del Diritto Costituzionale fondante del Paese Italia che è dato dal protagonismo del voto, trasformato nell’allarmante fenomeno di massa del NON VOTO, come protesta per i tanti DIRITTI NEGATI.