Dove andrà il futuro del mondo?

Giuseppe Lembo

Sono interrogativi che bisogna porsi, per evitare di trovarsi come Uomo della Terra, in una disumana e triste condizione da Futuro negato; da Futuro cancellato.

Prima di tutto, c’è da chiedersi, che ne sarà del Mondo, con l’Uomo sempre più negato al Futuro.

Sarà un Mondo di tragiche rovine? Se tanto sarà, quale Futuro possibile potrà esserci mai per l’Uomo della Terra? Continueranno ad esistere l’uno e l’altra, oppure siamo ad una loro fine, con la Scienza già da oggi attenta ed impegnata a pensare all’Universo, come possibile casa dell’Uomo del Futuro, trovandosi, con la Terra disumanamente in rovina e senza continuità di vita?

Ho voluto solo accennare frettolosamente a questa ipotesi catastrofica che, affidandosi positivamente alla speranza di una continuità di Futuro, sia ancora empaticamente fatta di Uomo-Terra; la considero del tutto lontana, assolutamente lontana da Noi umani che, continueremo, saggiamente, si spera, ad avere per casa la Buona Madre Terra, nostra generosa amica con il CIBO, sano e genuino, ancora il frutto del lavoro umano ed anche nel Futuro, così come oggi, garantendo così all’Uomo di vivere sulla Terra, rispettandone con saggezza le regole della buona vita, così come per il lungo e saggio corso esistenziale Uomo-Terra che viene da lontano, ci appartiene e che, se lo vogliamo, deve diventare patrimonio del nostro Futuro.

Tanto, con la speranza che l’Uomo, sempre più spesso nemico della Natura e della Terra dove vive e di cui vive, continui a viverci saggiamente ed a produrre i suoi buoni frutti, assolutamente insostituibili, per dare l’umanamente necessario e così garantire la vita di chi la abita, purtroppo non sempre saggio e tanto meno rispettoso della sua Madre Terra che generosamente continua, nonostante tutto, a volergli bene ed a preservarlo dai gravi e crescenti rischi dovuti ai cambiamenti climatici soprattutto per cause di un’umanità follemente colpevole – incolpevole che, per correre egoisticamente dietro al nuovo del mondo ed ai suoi valori – disvalori  del solo avere -apparire, facendo male alla Terra, fa un male da morire anche a se stessa. Tanto, creando situazioni nuove di tristi orizzonti umani che, dopo 200 mila anni e 107 miliardi di uomini e donne vissuti sulla Terra, stanno oggi subendo gravi e catastrofiche mutazioni per effetto del clima ammalato, da fine del mondo e con e per effetto di tanta e grave responsabilità dell’Uomo che, oltre a non sapere continuare a volersi bene, si rifiuta senza una ragione, anche di volere il dovuto bene alla propria Madre Terra, tristemente abbandonata a se stessa e con l’Uomo, poco saggiamente, dal fare indifferente e, sempre più spesso, aggressivamente nemico. Tanto, facendosi male; tanto, facendo un male da morire alla Madre Terra e così, negandosi senz’appello, al Futuro.

È assolutamente necessario, mettere ordine al disordine umano.

Fare presto! Fare presto per evitare che la Terra ammalata, per effetto del clima fuori controllo, vada catastroficamente in rovina, unitamente all’Uomo che, così pagherebbe un alto, disumano prezzo, per le sue tante colpe commesse, facendosi male e facendo un male da morire alla Terra, tristemente mal ripagata delle sue tante attenzioni e della sua generosità amica.

Fare presto umanamente, affinché tanto non accada ed affinché si torni al saggio riordino di un disordine umano, gravemente ammalato di Uomo che ci ha portato vicino alla catastrofe da allontanare, per evitare tragicamente la “fine del Mondo”, da lungo tempo annunciata.

Il Mondo, così com’è, un’importante parte di Noi, non deve assolutamente morire! Tanto, ancora e soprattutto, dipende da Noi e dal nostro saggio impegno umano per costruire insieme il Nuovo del Mondo. Per costruire saggiamente, forti della nostra umanità, il nuovo di un Mondo umanamente Nuovo.

Un Nuovo che ha bisogno di Noi protagonisti di una saggezza umana che oggi purtroppo, non c’è, ma che è sempre più necessaria per il Futuro del Mondo. Dipende da Noi, da tutti Noi, il “dove andrà il Mondo”.

Evitando l’indifferenza e le orecchie da mercanti, rimboccandoci le maniche mettiamoci all’opera e con ritrovata saggezza umana camminiamo insieme ed incominciamo a lavorare con protagonismo ed entusiasmo al Nuovo del Mondo.

Tanto, per salvare il Mondo che, se così com’è abbandonato a se stesso, pensiamo di poter cancellare il negativo, standosene a guardare, inevitabilmente e con mortali danni per tutti, va in rovina e, senza appello, si nega al Futuro.

La risposta saggia e giusta sul “dove andrà il mondo?”, è in sé assorbente anche delle altre due che riguardano il Futuro dell’Italia e dell’Uomo del Terzo Millennio in Italia e nel Mondo.

Una risposta assorbente che non si presta assolutamente ad equivoci e/o a mali interpretazioni.

Il “così è” ed il “così sarà”, relativi a “dove andrà il Mondo”, raggruppa in sé anche il resto, con particolare attenzione al “dove andrà l’Italia” ed al “dove andrà l’Uomo”, purtroppo e tristemente ammalato della sofferta condizione di Uomo  contro Uomo e di Uomo contro Natura, che rischia una grave ed irreversibile implosione da “fine del Mondo”, con scenari tristi e rovine riguardanti l’Uomo e la Natura, compresa la Terra, dall’Uomo violentata per un fare egoistico da disumanità diffusa.

Tanto è da evitare; tanto va assolutamente evitato, se non vogliamo regalarci quegli scenari di rovine che rappresentano in sé, la triste fine del Mondo e la cancellazione di un passato che ci appartiene, fatto di ben 200 mila anni e di un’umanità di ben 107 miliardi di uomini e donne vissuti sulla Terra, che oggi con il grave rischio di essere cancellata nella quotidianità umana di una sempre più affollata popolazione mondiale sulla Terra che, se non si cambia umanamente, rinsavendo, potrebbe porre fine alla sua crescita demografica da sempre senza interruzione, cancellandone e per sempre, la sua continuità con il Futuro che diventa così e per sempre, un Futuro negato; un Futuro cancellato.

Se, tanto dovesse accadere, l’unico responsabile è l’Uomo della Terra che, facendosi e facendo male alla Terra, si nega tristemente al Futuro che, oltre ad essere Futuro individuale è anche Futuro del Mondo che è quindi Futuro di tutti al presente e per quelli che verranno, purtroppo, sempre più a rischio di essere negati; sempre più a rischio di essere cancellati.

Tanto, per disumana colpa dell’Uomo che, facendo male agli “Altri”, si compiace di fare male anche a se stesso, creando Mondi senz’Anima, come sostituti di mondi vicini, in sé umanamente veri parte di Noi, non in modo virtuale o robotico, ma umanamente concreto ed in carne ed ossa, animati da profondo spirito esistenziale.