Roccapiemonte: Padre Pio, Santo misericordioso e taumaturgico, 50 testimonianze nel Dossier di Rita Occidente Lupo

MariaPia Vicinanza

Padre Pio non cessa di essere popolare per la Sua vicinanza a chiunque L’invochi. Per questo, anche nella nostra era, tanti a nutrire per Lui profonda devozione, stimandoLo un Santo con innumerevoli carismi. E proprio per questo, Misericordioso. Il Dossier del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo, presentato a Palazzo Marciani, con 50 testimonianze di guarigioni e ricordi di quanti hanno conosciuto in vita lo Stigmatizzato o ne hanno alimentato la pietà popolare, dopo il decesso, avendo avvertito “i famosi profumi” o avendo ricevuto segni tangibili della Sua assistenza. Voluta dalla consigliera comunale Valeria Pagano e patrocinata dall’Amministrazione comunale la serata, condotta da Anna Bove, ha registrato in apertura il saluto istituzionale del Sindaco, Carmine Pagano, presente istituzionalmente alla recente edizione del Concorso “Padre Pio, il Santo del nostro tempo”, a Gesualdo, organizzato dal nostro quotidiano. Nel corso del certame, depositato da parte della Lupo, il Dossier, con annullo storico commemorativo, da parte di Poste Italiane, con prima copia al Prefetto di Avellino, intervenuto all’evento ed altre due al Sindaco di Gesualdo per l’Archivio comunale ed al padre Guardiano dei Frati di Gesualdo, per l’Archivio del Convento, nel quale trascorse un mese San Pio, prima d’esser ordinato sacerdote nel duomo di Benevento. Il Sindaco, nel complimentarsi della fatica letteraria e del Concorso, ha dichiarato la piena disponibilità anche per la prossima edizione del certame, a patrocinare un’altra serata a livello locale. Perchè l‘Amministrazione comunale spazia nel sociale e crede che l’apporto spirituale, non sia ancillare allo sviluppo civico. Anche la consigliera Pagano s’è mostrata entusiasta dell’evento, rivelando d’aver sempre nutrito spiccata devozione per San Pio. Che Rita Occidente Lupo ha conosciuto personalmente, ricordando una Figura di spiccate doti soprannaturali, ben visibili a quanti avevano la fortuna di avvicinarLo o di poter ricevere da Lui i sacramenti. Il Santo della Misericordia, ha aggiunto don Natalino Gentile, che profuse ampiamente alle anime, senza risparmiarsi. Come ha riferito Elena Golia, infermiera a Casa Sollievo della Sofferenza per lunghi anni, che dall’età di sedici anni conobbe il Santo, riuscendo anche a confessarsi più volte da Lui. Vari episodi, dallo scrigno di ricordi giammai obliati. “La severità di Padre Pio, per permettere al peccatore di fare ammenda delle sue colpe e ravvedersi per la salvezza spirituale. Anch’io fui una volta da Lui allontanata, ma capii che anche i miei piccoli peccatucci, dovevano esser eliminati e rigar dritto se volevo aspirare a salvarmi l’anima. E’ stato un grande Santo, perchè ha vissuto pienamente il Vangelo, nel silenzio e nella carità alle anime, in ogni modo. Quando una volta mi benedisse, con un semplice tocco delle dita, provai una gioia spirituale vertiginosa. Tra i miei ricordi, l’attore Carlo Campanini: quante volte, con le sue croci familiari, rivelava che doveva sorridere sul set, con la morte nel cuore! Padre Pio aveva con lui un rapporto privilegiato, perchè sapeva delle sue pene. Ogni volta che posso testimoniare tale Santo, nutro grande gioia, per far sì che anche altri possano avvicinarsi alla Sua devozione, soprattutto scoprendo che entrare nel novero dei Suoi Figli spirituali, caparra di salvezza, a condizione però, come Lui sosteneva, di non farGli fare brutte figure!”