Mercato San Severino: San Vincenzo, colletta genitori per sicurezza scuole elementari

Anna Maria Noia

Dopo i furti perpetrati – per ben due volte, nel giro di pochi giorni – a fine settembre, i genitori degli alunni frequentanti le scuole materne ed elementari di S. Vincenzo hanno deciso di effettuare una colletta per dotare l’istituto di sistemi di sorveglianza oppure per riacquistare i computer, l’impianto stereo e le cinque lavagne interattive multimediali sottratti dai ladri. Nonostante la raccolta fondi non sia ancora conclusa, pare si sia raggiunta una somma ragguardevole – aggirantesi su qualche migliaia di euro. Un minimo contributo delle famiglie, dunque, che dovrebbe essere speso nell’ambito delle sue opzioni sopra citate. Tenendo conto che, allo stato attuale, il problema della sicurezza alle scuole di S. Vincenzo è grave – mancando le videocamere e non possedendo un organico di vigilantes o adeguati sistemi di allarme: si pensi, anche, ai quotidiani ritrovamenti di preservativi nell’ampia piazza prospiciente il luminoso edificio, realizzato dagli imprenditori De Caro. I profilattici sono utilizzati da coppiette che, nelle ore notturne, si appartano in tale area per qualche momento di intimità. È da dire che la piazza, dotata di un parcheggio molto largo, è stata riqualificata con abbellimenti artistici e architettonici – essenziali e discreti. Snelli e sobri, ispirati alla gru “damigella” e agli origami. Realizzati dall’architetto Arcangela Risi (componente del locale club “Lions”). In passato si ipotizzava – anche – che la piazza (detta “della Cittadinanza Attiva”) potesse accogliere i bus per Salerno e per altre destinazioni. Favorendo, così, le numerose famiglie di questa frazione abbastanza periferica. Alle scuole elementari, dunque, la sgradita “visita” dei furfanti; sul luogo (il 18 e il 21 settembre scorso) gli uomini del maggiore Alessandro Cisternino. Che hanno seguito più piste, non ultima quella relativa a presunti vandali. Forse una bravata, forse qualcosa in più. Ma tant’è, il danno è ormai fatto. È da dire che, sebbene S. Severino non accolga clan terroristici e/o delinquenza come il pur vicino Agro Nocerino-Sarnese, purtuttavia non vi manca una forte componente di microcriminalità. Gli unni (in altri periodi dell’anno) hanno preso di mira anche l’istituto “Publio Virgilio Marone” al capoluogo, sversandovi creolina e costringendo gli studenti a non entrare in classe. La struttura di S. Vincenzo è di recente costruzione; ospita circa 700 bambini in età scolare, quattro sezioni per i diversi anni d’età. Contiene i tre anni della scuola materna (o scuola dell’infanzia) e i cinque della scuola primaria (ex elementare). E già insorge la polemica: sembra che molte famiglie non siano favorevoli alla suddetta raccolta. Per alcuni genitori “non è opportuno” questo gesto di responsabilità. Se ne sarebbe dovuto parlare, più diffusamente, nel corso dell’elezione dei rappresentanti di classe – il 26 ottobre scorso. Resta la bellezza della costruzione, assolata e ubicata in una posizione che la rende particolarmente agevole.