Campania: Sappe, violenza e follia nelle carceri, poliziotto aggredito a Poggioreale

Ancora due episodi di violenza e follia in altrettanti carceri della Campania. E’ sempre il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE a denunciare l’instabilità delle carceri campane segnalando gli ultimi due gravi eventi critici accaduti. Emilio Fattorello, segretario nazionale SAPPE per la Campania, ricostruisce quel che è avvenuto a Napoli Poggioreale ed a S. Maria Capua Vetere: “La situazione nelle carceri della Campania resta ad alta tensione e la cosa grave è che i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria continuano a sottovalutare ciò che accade tra le celle e non adottano alcun provvedimento concreto. Nella notte tra sabato e domenica un detenuto straniero di origine georgiana, K.Z,.ha dato fuoco alla propria cella. I pochi, eroici, Agente di Polizia Penitenziaria di servizio sono riusciti a mettere in sicurezza circa 100 detenuti della Settima e Ottava Sezione detentiva del Reparto Nilo, facendoli scendere ai cortili passeggi. Le Sezioni sono state infatti subito invase dal fumo nocivo ed intenso dell’incendio della cella. Sono stati momenti drammatici: il Personale di Polizia Penitenziaria è riuscito a domare le fiamme nonostante gli idranti fossero corti e non raggiungevano la cella in fondo alla Sezione.  Quattro Agente sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari per un principio di intossicazione da fumo”. Violenza folle e gratuita, invece, nel carcere di Poggioreale a Napoli: “Lunedì, un detenuto di origini napoletane, spalleggiato dal fratello anch’esso ristretto, ha dato in escandescenza nel Padiglione Milano dopo aver ricevuto la notifica di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Ha prima inveito contro i colleghi in servizio e poi aggredito con violenza l’Assistente della Polizia Penitenziaria in servizio sul piano, che è stato colpito con calci e pugni. Non a caso, anche questo grave episodio è avvenuto nella Sezione a vigilanza dinamica, con regime penitenziario aperto, detenuti fuori dalle celle tutto il giorno e controlli sporadici ed occasionali da parte della Polizia Penitenziaria. L’aggressore ha addirittura scagliato contro gli Agenti un carrello della cucina ed ha pure capovolto una scrivania”.“Quelli di Napoli Poggioreale e S.Maria Capua Vetere sono stati eventi critici davvero pericolosi, che i poliziotti penitenziari hanno saputo gestire con grande sangue freddo e professionalità”, conclude il Segretario Generale SAPPE Donato  Capece. “Questi episodi confermano che le carceri restano drammaticamente ad alta tensione e che sono balle quelle di parla di “ritorno alla normalità”. Altro che le bugie: non ci si ostini a vedere le carceri con l’occhio deformato dalle preconcette impostazioni ideologiche, che vogliono rappresentare una situazione di normalità che non c’è affatto”, conclude. “Gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o – peggio da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Non dimentichiamo che contiamo ogni giorno gravi eventi critici, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Cosa aspettano ad intervenire per garantire tutela e incolumità ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri?”.