Pietrelcina: incontro regionale mariano Gruppi di Preghiera Padre Pio

Michele Gagliarde

Si è svolto ieri nella Chiesa Conventuale della “Sacra Famiglia” di Pietrelcina l’incontro di preghiera mensile organizzato dal Centro Regionale Campania dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. L’adorazione, guidata dal coordinatore regionale Fra Enzo Gaudio, si è focalizzata sulla presenza dello Spirito Santo che è stato effuso sull’assemblea. Uno Spirito che, coi suoi sette santi doni, inonda di luce la Chiesa guidandola col suo soffio, portatore di una sapienza incomprensibile per l’intelletto umano ma che si lascia custodire da quei cuori umili ed aperti al progetto divino che sono appartenuti ai Santi. Si tratta di un Balsamo che guarisce qualsiasi ferita dell’anima e del corpo restituendo l’essere umano alla sua dignità originaria di Figlio amato, un Fuoco che infiamma di un Amore pieno gli uomini capaci di rispondere alla Sua chiamata e che colma di grazia le anime capaci di svuotarsi del proprio Io per riempirsi di Dio. È proprio questa la condizione che Cristo ha posto a chi voleva seguirlo nel Vangelo ascoltato durante la Santa Messa: non si possono servire due padroni, ma bisogna svuotare il cuore da tutte le preoccupazioni e le passioni materiali per essere riempiti dallo Spirito, il quale darà in aggiunta tutto il necessario. La prima creatura che ha attuato questo  svuotamento di sé in maniera perfetta arrendendosi alla voce dello Spirito è stata Maria che, rispondendo col suo Eccomi all’annuncio dell’Angelo, si è resa serva del Signore abbandonandosi totalmente alla Sua Volontà, come ha ben sottolineato fra Gaudio durante l’omelia. Di fronte all’icona della Madonna di Fatima, posta a lato dell’altare in occasione del Centenario delle Apparizioni, egli ha ricordato l’amore totale che San Pio da Pietrelcina nutriva verso la Sua “Mamma Celeste” e la speciale predilezione che il Padre nutriva verso la Regina del Rosario apparsa ai tre pastorelli a Cova da Iria. Il frate stigmatizzato, che negli anni delle Apparizioni stava appena iniziando la sua missione a San Giovanni Rotondo, seguiva  la vicenda con particolare attenzione ed interesse, attratto dal suo messaggio di preghiera e di offerta in riparazione dei peccati. Con particolare commozione è stata ricordata da fra Gaudio la visita della statua della Signora di Fatima fatta a San Giovanni Rotondo durante la Peregrinatio Mariae del 1959 organizzata dal Comitato Nazionale Mariano. Sebbene malato per una forte pleurite essudativa che Lo costringeva a rimanere a letto, nei giorni precedenti l’arrivo della statua, Padre Pio esortava dalla sua cella attraverso un microfono i fedeli a prepararsi per la visita della Mamma Celeste. Quando il 5 agosto la Madonna  giunse finalmente a San Giovanni, il Padre ebbe l’occasione di baciarLa teneramente e di donarLe una corona d’oro che Gli era stata regalata da un figlio spirituale. La mattina successiva l’effige, trasportata in elicottero, partì da San Giovanni. Padre Pio si affacciò dalla finestra della Sua celletta per salutarLa, rammaricandosi del fatto che fosse ancora malato. Appena ebbe salutato la statua da lontano, l’icona dall’elicottero si girò col volto rivolto verso la Sua celletta e si sentì subito miracolosamente guarito. Proprio per questa forte presenza della Madonna nella vita di San Pio, i Gruppi, Suoi diretti eredi spirituali, sono chiamati in quest’anno di grazia a riscoprire questa forte identità mariana intensificando la preghiera, in particolare la recita del Santo Rosario che il Padre ha sempre raccomandato a chi volesse divenire Suo figlio spirituale. Al termine della Santa Messa solenne, animata magistralmente dalla Corale “San Menna” di Vitulano, i presenti hanno inoltre potuto baciare una preziosa  reliquia del Santo, consistente in un grande intriso  pezzo di stoffa che il Padre poggiava sulla ferita del costato. È stato inoltre annunciato ai fedeli presenti che il prossimo 14 maggio si terrà proprio a Pietrelcina il Convegno Annuale dei Gruppi della Campania, a sottolineare ancora una volta il profondo legame che deve esistere tra i Gruppi e la terra d’origine del loro fondatore ricordando che, secondo le stesse parole de Santo, “tutto è avvenuto là”.