Kulipa pagare

Padre Oliviero Ferro

“Lipa, paga”. Era la frase che sentivi ai posti di blocco della polizia in Africa. Loro avevano le armi in mano e tu che dovevi passare, dovevi sottostare a questa violenza. Non guardavano in faccia a nessuno. Mi facevano pena le mamme che andavano al mercato, dopo tutta la fatica del viaggio, dovevano pagare a questi banditelli di strada. Non si poteva fare diversamente. Spesso succedeva che se ti rifiutavi o li minacciavi, alla sera venivano al villaggio e si prendevano quello che tu avevi rifiutato durante il giorno. Quando passava il missionario, facevano un po’ i furbi. Non chiedevano soldi, ma la Bibbia o la corona di rosario. E quando tu alzavi un po’ la voce per dire loro di smetterla di sfruttare la gente e magari aggiungeva qualche piccola minaccia che veniva dal cielo, dicevano al padre missionario di non continuare. Avevano paura e promettevano, a parole, di smetterla. Ma erano solo parole. Le angherie continuavano. Ti rivolgevi alle autorità superiori. Stesso discorso. Il problema era che a tutti i livelli, tutti dovevano mangiare e quindi ognuno aveva diritto alla sua percentuale e la gente doveva restare in silenzio. Altrimenti avrebbero avuto un sacco di problemi.