Cava de’ Tirreni: rincaro criminalità, lettera alle Autorità

Ci facciamo interpreti del diffuso sentimento di insicurezza e di paura che angustia i nostri concittadini cavesi di fronte al crescente fenomeno della criminalità che monta in Città. Furti nelle abitazioni e di auto e moto, scippi e truffe ai danni in particolare delle persone anziane, parcheggiatori e venditori ambulanti abusivi che infastidiscono ed a volte minacciano i cittadini, episodi di accattonaggio che si moltiplicano sui marciapiedi nelle vicinanze dei semafori, davanti alle chiese, alle scuole, supermercati e negozi al dettaglio, cimitero, massiccia presenza di zingari molesti e delinquenti, extracomunitari illegali, droga, rapine, tentato omicidio, incendi boschivi dolosi in estate. Dunque non c’è pace per i cittadini e Cava è ridotta ad una giungla dove si vive con l’ansia addosso. La polizia ed i carabinieri fanno del loro meglio ma andrebbero potenziati gli organici e le dotazioni tecnologiche. Quello che invece lascia molto a desiderare è l’attività del Comune nel campo dell’ordine e della sicurezza. A comandare i Vigili abbiamo da due anni un ottimo ingegnere, ma ingegnere edile a scavalco, che si occupa di tutt’altro ed è comandante sulla carta. Un consulente alla sicurezza nello staff del Sindaco, per giunta ex poliziotto in pensione, pagato contro legge, che tutto fa tranne che consigliare, tant’è che il comando è letteralmente allo sbando per le nomine sbagliate effettuate dal Sindaco, primo responsabile di questa intollerabile situazione. Inoltre segnaliamo la presenza nelle frazione di S. Lucia  di un drappello di ben 13 ottimi operatori di vario ordine, competenze e grado, comandati, da un vice-comandante, ma anche questi Vigili sono gestiti ed organizzati in maniera inadeguata, in una frazione comprendente anche S. Anna molto numerosa e bisognevole di una attenzione particolare. Infine, come ciliegina sulla torta, abbiamo un ingegnere comandante sempre in borghese, che, non per sua colpa, è inidoneo ad una gestione militare, un vice-comandante che non ci risulta indossi la pistola di ordinanza e l’altro che si rifiuta addirittura di indossare la divisa se non solamente durante presenze ufficiali.  Tanto, oltre a non deporre bene nella cittadinanza che osserva e giudica molto, ma molto male tale pessimo andazzo di cose, rappresenta oltremodo un cattivo esempio anche per il corpo dei vigili, sempre sotto organico, ma comunque in numero bastevole per poter e dover ben operare sempre se diretto militarmente bene!! Dunque s’impone un radicale cambio di marcia per dare risposte soddisfacenti alla domanda di sicurezza che proviene dalla generalità dei cittadini. Vogliano le Autorità in indirizzo, a seconda delle proprie competenze, intervenire, con l’urgenza cheil caso richiede, per far si che la sicurezza nella città di Cava sia riportata ad un livello più efficiente .

Vincenzo Lamberti Presidente Onorario e Consigliere Comunale

Alfonso Senatore Presidente Effettivo