Mercato San Severino: incontro foraniale liturgia penitenziale

Anna Maria Noia
“Con Gesù mettiti on line” è stato il tema – allettante, in verità – della liturgia penitenziale giovanile organizzata lo scorso 20 dicembre dalla parrocchia di S Maria delle Grazie in S Giovanni in Parco – a Mercato S Severino. In collaborazione – proficua – con molti responsabili della Forania che comprende, oltre S Severino, anche i comuni di Siano, Bracigliano, Castel S Giorgio. Una serata particolare, animata da un coro formato sia dagli “ospitanti” (altrimenti detti anfitrioni) della realtà di S Giovanni che dai validi e intonati coristi venuti a prendere parte all’evento. Una manifestazione che ha visto la presenza di tanti ragazzi, adolescenti o non, che in un’oretta hanno vissuto il prezioso momento del sacramento della riconciliazione. E proprio i giovani, guidati opportunamente dai referenti parrocchiali hanno eseguito canti, accompagnamenti musicali e condiviso intensi attimi con le puntuali riflessioni scandite dall’ambone (luogo elevato) da don Gianluca Romano. Ha presieduto tutto questo, don Peppino Iannone, pastore dei fedeli che afferiscono a S Giovanni. Il tema sviscerato ed analizzato nel corso della penitenziale, a cura appunto della pastorale giovanile foraniale, ha riguardato il seminatore – il “buon”, il “vero” seminatore: Gesù, maestro e “medico” delle anime. Tra i vari canti, lo spazio destinato (e dedicato) alla meditazione ha previsto l’ascolto del brano – tratto dal Vangelo di Matteo – riguardante appunto il seme gettato nel terreno. Don Peppino ha tenuto una breve omelia, partendo e prendendo spunto dal termine della pagina evangelica: “Chi ha orecchi, ascolti”. Proprio in relazione all’argomento principale della serata, incentrato sulla necessità di connettersi in modalità on line con il Cristo, il parroco ha proluso sulla gran quantità di messaggi e parole disorientanti che oggi arrivano alle orecchie dei giovani; ebbene, è emersa la necessità di discernere – ovvero di selezionare – solo quelli più utili ai ragazzi di oggi, in maniera da preparare la loro intimità – l’animo, l’indole – a divenire il terreno fertile trattato nel Nuovo Testamento. Quello, per intenderci, che produce molto frutto: chi il sessanta, chi il cento, chi il trenta. Ad aiutare i giovani a prepararsi – degnamente – a ricevere l’assoluzione, nell’ambito dell’importantissimo e troppe volte trascurato, negletto, sacramento della “confessione”, una decina di simpatici sacerdoti – provenienti dalle zone della Forania succitate. Tra di essi, ne ricordiamo alcuni – presenti: vi erano, oltre a don Peppino, padre Carmine Ascoli (frazione sanseverinese di S Vincenzo); don Antonio Sorrentino, già parroco della frazione S Angelo; il già citato don Gianluca Romano; don Raffaele De Cristofaro; padre Leone Mocerino dal convento di S Antonio – altra fervida realtà del comprensorio – e poi un sacerdote africano e molti altri. Dopo le confessioni – eseguite in modo ordinato e ben gestito – i ragazzi sono stati accompagnati, dai referenti nonché dagli animatori sanseverinesi, presso i locali di S Maria delle Grazie: la Parrocchiella, dove i proprietari della pasticceria S Giorgio hanno preparato un sontuoso buffet a base di rustici e dolciumi. L’intento dell’avvenimento è stato precipuamente quello di avvicinare gli adolescenti e i ragazzi in genere alla Chiesa, nonché di unirli fra loro, di interessarli e di farli confrontare con sé stessi e con i coetanei. Mettendoli in comunicazione, ovvero on line. Infine, ricordiamo i principali e più significativi canti eseguiti da chi animava: “Abbracciami”, “Sono qui a lodarti”, “Re di gloria”, “Io credo in te”. Sono spartiti e testi tratti dalla liturgia sacra, ma non soltanto. Tra i più belli, quelli relativi al gruppo del Rinnovamento dello Spirito. Una bella, ammirevole esperienza per reclutare i ragazzi facendone protagonisti attivi e consapevoli della propria vita e delle azioni progettuali nel corso della loro esistenza.