Caserta: on. Bernini interviene su maxisequestro animali destinati a consumo alimentare

Dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte di cittadini, mi sono recato in provincia di Caserta per verificare quanto mi era stato raccontato. La segnalazione parlava di una presunta vendita abusiva di animali a fini alimentari che andava avanti da diversi anni. Ho, quindi, richiesto intervento di carabinieri, corpo forestale dello stato ad Asl, affinché si mettesse la parola fine ad una storia ai limiti dell’assurdo. Nella fattispecie, un signore occupava abusivamente il suolo della strada statale 7 bis vicino Santa Maria Capua Vetere ed esponeva al pubblico, a fini commerciali, oltre sessanta animali in condizioni di degrado assoluto, ignorando non solo tutte le leggi esistenti riguardanti il benessere e la detenzione degli animali, ma anche le normative igienico-sanitarie. Ho potuto constatare e documentare la presenza di una capretta in gabbia con una decina di germani reali; decine di polli in gabbie di pochi centimetri; conigli ammassati su altri conigli sporchi di urine; colombi sprovvisti di anelletto identificativo in gabbie piccolissime; galline ovaiole stipate come fossero oggetti. Molti animali presentavano perdita del piumaggio, a dire dei veterinari “a causa del forte stress a cui erano sottoposti”. In tutte le gabbie mancavano acqua e cibo, e le stesse presentavano speroni e fili arrugginiti vicino ai quali gli animali continuavano a ferirsi. Il camion, riportante la scritta “Trasporto Animali” sembrerebbe non a norma con quanto prescritto dai regolamenti di polizia veterinaria, non essendo dotato né di gabbie fisse né di sistema di areazione né di canali per lo scolo di feci ed urine. Il personale intervenuto ha, così, dovuto procedere al sequestro di tutti gli esemplari per maltrattamento, configurandosi quanto prescritto dall’art 544 c.p. ed elevare numerose sanzioni amministrative. Sono stati, inoltre, disposti sia il sequestro che la distruzione di tutte le gabbie nelle quali i poveri animali scontavano la loro prigionia. Ho chiesto, infine, che si procedesse al controllo delle omologazioni e all’eventuale sequestro anche del mezzo di trasporto. Mi domando come sia possibile che una situazione così grave e sotto gli occhi di tutti sia potuta passare inosservata alle autorità preposte ai controlli sul territorio. Ora, mediante l’ausilio delle associazioni animaliste con cui collaboro e dei legali, mi muoveró affinchè tutti gli animali siano ricollocati in centri di recupero che garantiscano loro la serenità che meritano. Continueró, quindi, ad operare in Parlamento e in giro per l’Italia, con l’obiettivo di ripristinare la legalità laddove il lassismo delle istituzioni sembrerebbe compromettere il benessere degli animali e la tutela dei cittadini.

 On. Paolo Bernini