Montoro: convegno su professionalità educative

 Convegno sulle professionalità educative dal titolo “Educare, Insegnare, Ascoltare per Comunicare che si terrà il 10 Dicembre 2016 alla Sede centro Sociale Sindacale “S.Carratu’ Strada Statale 88 Piano (Montoro). “Nell’impostare il lavoro di ricerca- dichiara Rosanna Alfieri criminologa e docente- si è scelto di raccogliere elementi di conoscenza utili alla programmazione delle politiche di prevenzione e contrasto del fenomeno che interessa le esperienze traumatiche infantili, oltre alla complessità dei percorsi di vita dei soggetti a rischio, compresi gli adulti. La popolazione Italiana come quella Europea, secondo recenti ricerche dell’IRPET, sta invecchiando. Il processo di invecchiamento proseguirà e sarà mitigato soltanto dai flussi migratori caratterizzati da una popolazione più giovane.  Si include anche il recente fenomeno dell’immigrazione in cui l’Italia risulta rispetto alla maggior parte dei paesi sviluppati assai più carente sul piano legislativo, delle politiche, delle strutture amministrative, della cultura, necessari a governare una realtà così complessa, anche se la nostra nazione ha potenzialmente il vantaggio di valutare criticamente le esperienze compiute dai paesi di più lunga tradizione immigratoria, utilizzando con le necessarie modifiche e le dovute cautele soluzioni già sperimentate altrove. In ogni caso, per i prossimi anni la priorità principale è assicurare il principio di pari opportunità e uguaglianza dei diritti senza limitarsi alla semplice integrazione. Considerato questo quadro complessivo, si pone la necessità di uno spazio di confronto per chi, a diverso titolo, rappresenta il mondo delle professioni educative e del lavoro e come luogo di riflessione per i soggetti che nei territori promuovono, organizzano e gestiscono servizi ed interventi rivolti alle persone. La domanda tipica dei genitori è : “Come possiamo intervenire a …?”, ma non ci sono risposte uguali per tutti. Un caregiver deve essere disposto a trovare nuove strade, ad accogliere esperienze diverse e a raccogliere sempre nuovi strumenti attraverso la formazione senza dimenticare che oggi esistono dei profondi divari degli apprendimenti che, a partire dalla scuola media, caratterizzano gli studenti e ne condizionano il percorso successivo creando 5 categorie di dropout : 1) i “cacciati” (push-out): allievi con marcati tratti oppositivi e antisociali che la scuola può espellere; 2) i “disaffiliati” (disaffiliated): studenti che non provano nessun tipo di attaccamento per l’ambiente scolastico; 3) le “mortalità educative” (educational mortalities): gli allievi che non risultano in grado di completare il programma di studio; 4)  i “drop-out capaci” (capable drop-out): studenti che possiedono le risorse cognitive per affrontare il programma, ma che non risultano rispondenti alle richieste della scuola; 5) gli studenti che lasciano la scuola per un certo periodo (stopout), ritornandovi solitamente nel corso dello stesso anno scolastico. Un’educazione alle emozioni può avere sulla vita di un adolescente conseguenze positive se si forniscono le conoscenze e gli strumenti giusti, le tecniche, le strategie per far fronte alle situazioni di disagio e di difficoltà che la vita presenta”.