Regione Campania: Sanità, M5S “Stop a ricoveri e interventi all’ospedale San Gennaro, attentato salute pubblica”

 “All’ospedale San Gennaro hanno bloccato i ricoveri e gli interventi già programmati, infischiandosene anche delle liste d’attesa e delle condizioni dei pazienti. E’ un fatto gravissimo, su cui ci auguriamo che possa a questo punto intervenire la magistratura, dopo la denuncia del M5S”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, componete della Commissione Sanità. “De Luca e il suo emissario Abbondante hanno preso in giro e ingannato i cittadini con le loro rassicurazioni, mentre oggi la direzione generale dell’ASL Napoli 1 ha stabilito il blocco di tutti ricoveri al San Gennaro – sottolinea Ciarambino – senza nessun preavviso, decretando nei fatti la chiusura dell’ospedale. Addirittura i pazienti pronti per essere operati domani e già in trattamento farmacologico, non potranno essere operati e dovranno essere smistati su altri presidi”. “Continuiamo ad esprimere una grandissima preoccupazione per questa gestione folle – attacca la consigliera regionale – che vuol dire negare l’assistenza sanitaria ai cittadini campani”. “Pretendiamo che il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro venga a riferire in Commissione Trasparenza – evidenzia – in queste ore abbiamo sollecitato una nuova audizione congiunta con la Commissione Sanità visto che alla passata convocazione il dirigente, senza una giustifica, non si è degnato di presentarsi”. “E’ un’azione condotta senza responsabilità e senza rispetto dei pazienti – continua Ciarambino –  che, come avevamo denunciato, era già iniziata nelle settimane scorse, con il trasferimento di decine di infermieri e medici a reparti ancora funzionanti, negando nei fatti o comunque riducendo l’assistenza sanitaria e i ricoveri”. “I campani devono sapere in mano a chi è messo il loro diritto alla salute – conclude Ciarambino – ci auguriamo che il nostro esposto presentato agli uffici inquirenti possa contribuire a far luce su questa scellerata gestione della sanità che ci preoccupa non poco”.