Pompei: in migliaia al IV convegno regionale Gruppi di Preghiera Padre Pio

MariaPia Vicinanza

In migliaia a Pompei, in occasione del 4 raduno regionale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Un appuntamento che si mantiene nel segno della tradizione, ricordando la particolare devozione del Santo alla Vergine di Pompei ed alle rose. Giunti dall’intera Regione,dalle prime luci del mattino, la gioia di ritrovarsi, conoscersi, confrontarsi e pregare, intorno ad un fulcro di santità del nostro tempo. Dopo le Lodi mattutine, il convegno, moderato da Giulio Michele Siena, Direttore Ufficio Comunicazione Casa Sollievo della Sofferenza. L’intervento di Fra Enzo Gaudio, OFM, nuovo coordinatore regionale dei Gruppi, ha strappato scroscianti applausi. “Vivevo una vita diversa, avevo un ruolo di ampio rispetto nell’ambito bancario del San Paolo…poi Padre Pio mi ha afferrato e mi ha fatto capire che dovevo seguirLo nella scelta vocazionale. “Ha iniziato così il giovane frate, che nativo di Cava de’ Tirreni, risiede monasticamente a Pietrelcina, a raccontare come la sua vocazione adulta abbia ricevuto l’imprimatur proprio da San Pio, non conosciuto in vita, in quanto al momento del decesso aveva appena quattro anni, ma sperimentatane la vicinanza dopo la morte. Fra Enzo ha lasciato una sicurezza lavorativa, una realtà mondana, vestendo il saio francescano ed appellandosi all’aiuto di Padre Pio nel vivere il sacerdozio anche come atto d’accoglienza e di carità verso la fiumana di pellegrini, che continua a riversarsi a Pietrelcina, luogo natale del Santo, visitandone i luoghi. Portato il saluto di Don Vincenzo Di Lillo, Coordinatore uscente dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio della Campania, Fra Enzo ha dettato degli appuntamenti, per intensificare l’attività centrale dei Gruppi: PREGHIERA. Di qui l’invito, l’ultimo Sabato mensile, a Pietrelcina, per ritrovarsi a pregare, arricchendo il proprio spirito anche di quella misericordia da scoprire ulteriormente, che il Santo tenne sempre ben stretta in cuore verso tutti, contrariamente a quanti possono rievocarLo soltanto per il tratto burbero. Proprio in nome di tale sentimento il Prof. Antonio Tubiello, Docente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, ha trattato nella brillante relazione “La riconciliazione con Dio come sacramento di misericordia nella vita di Padre Pio da Pietrelcina”. A conclusione, gl’interventi  in memoria di Bruna Barbirotti, Animatrice dei Gruppi di Preghiera di Salerno con la sorella Ottavia. Il prof.Carlo de Luise, coordinatore diocesano dei Gruppi, ha ricordato la profonda osservanza alla legge divina da parte delle Barbirotti, che alla scuola del Santo del Gargano, trasmisero analogo fervore a tanti nel Salernitano. Inoltre ha rimarcato brillantemente le false mode del tempo, soffermandosi sulla teoria gender, vista dal Papa stesso pericolosa, in quanto inquinante la sacralità della famiglia.” Il gender oggi s’infila perfino nella Chiesa, cercando di conquistare alti scanni, che rischiano di finire anneriti dal fumo di Satana! Occorre recuperare in toto la via della salvezza, come insegnato da San Pio, senza lasciarsi deviare da lusinghe fallaci del tempo, anche se queste possono far capolino da addetti al culto sacro! Per Padre Pio esisteva la croce, unica via di redenzione e la vita umana, da tutelare dalla nascita naturale. La famiglia, quella di una coppia etero, scelta nell’amore per trasmettere il genere umano, per un progetto salvifico. Altre teorie, miscugli, artifizi, frutto di opera diabolica! Pertanto i figli spirituali di San Pio devono essere più che mai alieni dalle mode del tempo ed abbeverarsi soltanto del Vangelo, Via-Verità-Vita, seguendo i suggerimenti spirituali del Santo da Pietrelcina, senza cadere nella trappola di false ideologie. ” “Fermi assertori che Padre Pio- ha aggiunto Rita Occidente Lupo, animatrice Gruppo di Preghiera Frati Cappuccini di Salerno- approdo sicuro di salvezza- come trasmesso dalle sorelle Barbirotti e dai figli spirituali che hanno avuto modo di conoscerLo e di ricevere dritte. Ottavia e Bruna vissero nella spiritualità la loro giornata terrena, essendo state sempre da San Pio, prima di ricevere la benedizione sull’apostolato che avrebbero intrapreso. A Salerno, con altri figli spirituali, come Francesco Ugliano di Cava de’ Tirreni, Matteo Occidente Lupo di Salerno, diedero vita al primo Gruppo di Preghiera che sorse in Duomo, poi vennero fuori gli altri fiorenti, come quello dei Frati Cappuccini, animato dal diacono Matteo Occidente Lupo ed i gruppi a Cava con Ugliano. Oggi, che tali figli spirituali, senz’altro sono stati accolti da San Pio sulla soglia del Paradiso, sta a noi continuare tale opera: noi che viviamo in un tempo incerto, in cui i valori sono relativizzati al punto da rischiare il nichilismo, riceviamo un testimone da chi ha conosciuto il Santo.” Anche Raffaella Notari e Antonella Scelzo, del Gruppo del Crocifisso di Salerno, hanno ricordato con commozione la figura di Bruna Barbirotti, che con la sorella Ottavia, ha rappresentato un punto di riferimento per la fede per tanti.” Il convegno concluso con la recita del Santo Rosario in Basilica e la  Concelebrazione Eucaristica presieduta da Fr. Enzo Gaudio, con la tradizionale offerta delle rose alla Madonna, ricordando Padre Pio.