Napoli: 10.000 studenti in piazza contro Buona Scuola e Referendum

 Oggi 7 Ottobre, invase le strade della regione per mostrare il dissenso alle politiche scellerate del governo, alla Riforma Costituzionale che rappresenta l’ennesimo processo di limitazione decisionale dei cittadini calato dall’alto da un governo illegittimo. Dopo il primo giorno di scuola abbiamo simbolicamente affisso striscioni all’entrata delle scuole sulla consultazione studentesca nazionale promossa dall’Unione degli Studenti “Stiamo Diritti, Student’s (R)evolution” per la riscrittura di un nuovo statuto delle studentesse e degli studenti che parta dai bisogni materiali degli studenti della regione e del paese, siamo scesi in piazza per rivendicare democrazia nelle scuole, nelle università e sui nostri territori.E’ il secondo anno della tanto odiata “Buona Scuola”, l’ossimoro fatto legge. Già a partire dall’anno scorso- dichiara Gigi Cannavacciuolo coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti- abbiamo visto come questa riforma ha cambiato l’impostazione delle nostre scuole. I presidi-manager, consci dell’ancor più potere che questa legge gli conferisce, hanno fatto il bello e il cattivo tempo; l’alternanza scuola-lavoro nella nostra Regione si è tradotta in sfruttamento da parte delle aziende (molte delle quali inquinano l’ambiente, sfruttano il territorio, non formano i propri lavoratori e le proprie lavoratrici, non rispettandone neanche i diritti), non avendoci mai immesso in percorsi formativi qualificati, qualificanti, in linea con il nostro percorso di studi e in grado di trasmettere e apprendere realmente il saper-fare. Dal 2005 ad oggi la legge regionale per il diritto allo studio non è mai stata finanziata e il Presidente della Regione pensa di ingannarci con provvedimenti spot, ma noi vogliamo una seria riflessione sul welfare studentesco. Vogliamo essere sicuri nella nostra regione e non vivere fra devastazione ambientale e scuole che cadono a pezzi. ”“Oggi siamo in piazza per dire che ora decidiamo noi e lo dimostreremo nelle scuole, nelle università e nelle città conquistando sempre nuovi spazi di democrazia,” – dichiara Marco Galatro dell’esecutivo regionale dell’Unione degli Studenti- “Nelle scuole costruiremo un nuovo statuto delle studentesse e degli studenti lanciando una consultazione studentesca nazionale che si basi sui bisogni materiali di ogni singolo studente. In regione continueremo a rivendicare nuovi finanziamenti alla Legge Regionale sul Diritto allo Studio, e costruiremo presidi di controllo popolare sulla devastazione ambientale in netta contrapposizione al fenomeno delle ecomafie e dello sfruttamento del territorio. Gridiamo forte il nostro No al Referendum Costituzionale perchè pensiamo che il potere debba essere distribuito sui territori e non centralizzato nell’esecutivo.”A Napoli sono scesi in piazza oltre 5000 studenti in piazza con l’Unione degli Studenti per dire no alla Buona Scuola, alla Riforma Costituzionale e alle ecomafie con la partecipazione del sindaco Luigi De Magistris per richiedere l’attuazione della carta dei diritti dei soggetti in formazione. Altre mobilitazioni studentesche in tutta la regione si sono svolte a Salerno, Cava, Benevento, Telese, Sorrento, Montesarchio, Aversa, Sarno e ad Avellino, dove la manifestazione studentesca partita da Piazza D’armi è confluita in Piazza della Libertà dove gli studenti si sono suddivisi in gruppi di lavoro per discutere di scuola, referendum costituzionale, trasporti e tematiche sociali.

Gigi Cannavacciuolo-Marco Galatro