Cannes: no burkini!

di Rita Occidente Lupo

Ancora vivo il ricordo della strage a Nizza e della scia di sangue che continua a macchiare specialmente la Francia, anche in spiaggia il dictat di difesa della propria cultura anche religiosa, evitando abbigliamenti non in tale linea. Da Cannes un’ordinanza municipale, emessa dal Sindaco, per vietare l’utilizzo del burkini, costume da bagno che copre interamente il corpo. La motivazione, perché “manifesta in maniera ostentata un’appartenenza religiosa” e per questo “rischia di creare disturbo all’ordine pubblico”. Tale ordinanza, vieta “l’accesso alle spiagge e ai bagni” alle persone “che non hanno una tenuta corretta, rispettosa del buon costume e della laicità, che rispetti le regole d’igiene e di sicurezza dei bagnanti nel dominio pubblico marittimo”. La notizia, subito rimbalzata non solo sulla Costa Azzurra, per evitare di poter scivolare nella discriminazione razziale, ampiamente motivata,  che non si tratta di vietare un simbolo religioso, ma “una tenuta ostentata che fa riferimento a un’adesione a dei movimenti terroristi che ci fanno la guerra”. Anche se sulle spiagge francesi, da quanto riferito dai servizi municipali, finora non  visto alcun burkini, il tentativo di preservare i bagnanti autoctoni, ricordando le 84 vittime a Nizza, perite tragicamente. E chiaramente la polemica politica impazza, perchè se da una parte alimentata la polemica del sospetto, dall’altra una comunità che si sente quasi messa al bando…a partire dalla balneazione.