Battipaglia: Di Cunzolo su riequilibrio bilancio comunale

Colgo l’occasione offerta dall’intervento di Davide Bruno, segretario del PD, circa la manovra di riequilibrio di bilancio approvato dalla maggioranza di Cecilia Francese per chiarire la principale questione posta. Davide Bruno si sarebbe aspettato di più dalla maggioranza: “una visione di prospettiva e non solo una semplice presa d’atto della situazione finanziaria”. Una critica sagace che ci offre un valido spunto per chiarire l’aspetto più qualificante dell’azione amministrativa che si sta avviando. Per intanto il bilancio di questo primo mese di lavoro della Sindaca è stato intenso quanto complicato. La squadra assessoriale ha immediatamente preso cognizione delle problematiche strutturali che caratterizzano le aree di propria competenza, affrontando con estrema puntualità le varie emergenze venute alla ribalta. Dalle emergenze affrontate e in corso di soluzione si sono ricavati i primi elementi di valutazione per rimediare alle ataviche storture del sistema. In discussione è proprio il vizio emergenziale che affligge ogni azione amministrativa. L’assenza di programmazione nei vari settori della macchina comunale rischia di travolgere l’impegno quotidiano in una escalation soffocante che crea sperpero e confusione. Infatti, la “Pianificazione” (Sindaco, Assessori e Consiglio Comunale) è inutile se poi la “Programmazione” e l’”Implementazione” (macchina comunale) non programma e non implementa efficacemente e coerentemente. Per questo motivo ogni assessore sta producendo le proprie prime valutazioni, dedicando al tema della programmazione una significativa aliquota del proprio impegno straordinario. Anche perché una valida “Pianificazione” per creare una visione di prospettiva “esecutiva” (quella di massima è già contenuta e descritta ampiamente nel programma) occorre una necessaria fase di analisi che fornisca una prospettiva “dal di dentro” della realtà da affrontare. Per il raggiungimento degli obiettivi assessoriali l’amministrazione ha puntato alla implementazione della partecipazione attiva dei cittadini che intendono offrire gratuitamente il proprio contributo di competenza e l’appello sta raccogliendo un riscontro eccezionale. È in corso la organizzazione di una folta squadra di collaboratori impegnati nella produzione di progetti ad obiettivo all’interno delle macro aree assessoriali, nel mentre si attende la possibilità di mettere mano alla rimodulazione delle risorse umane e professionali della burocrazia comunale. Le problematiche connesse all’emergenza circa l’igiene urbana pongono con forza la necessità di un riassetto e una riorganizzazione complessiva del servizio e della stessa partecipata. La presenza sul nostro territorio di rifugiati determinata dall’azione governativa ci ha portati a chiedere ed ottenere dal Prefetto l’impiego di una forza lavoro aggiuntiva, utilizzata in forma volontaria e non retribuita, proprio nel settore della igiene urbana. Questa opportunità potrà servire anche quale veicolo per la inclusione sociale e la sana e controllata integrazione. La precaria situazione delle strutture scolastiche e di quelle sportive determina la necessità di piani manutentivi orientati alla riduzione delle emergenze. I problemi di bilancio impongono una serrata lotta agli sprechi che è affidata ad una sola delega assessoriale per ovvi motivi di efficienza. Il notevole contenzioso legale in essere pone la priorità di ridurre le liti pendenti. La lungaggine dei procedimenti amministrativi deve essere ricondotta nei tempi fisiologici di legge. È palmare l’esigenza di organizzare un ufficio interno per i contratti. Com’è noto dal 21 agosto prossimo avremo a disposizione il nuovo Segretario Comunale e solo il 20 settembre prossimo il Ministero sarà in grado di valutare e speriamo autorizzare la nomina di altri Dirigenti comunali indispensabili per la razionalizzazione della macchina comunale. La riorganizzazione degli Uffici e dei settori della burocrazia sono di conseguenza e parallelamente ineludibili per garantire la massima efficienza e trasparenza possibile. Per intanto è ineludibile rispettare il patto di stabilità sottoscritto dalla passata gestione. Ciò non significa però restare fermi. Gli obiettivi finanziari fissati possono essere raggiunti e vedremo in quale misura rimodulati, se i risultati ci daranno la possibilità di recuperare il recuperabile. Circa la dismissione del patrimonio, non a caso la Sindaca ha affermato che la questione dei terreni di Taverna Delle Rose, già di proprietà del Comune, ma assegnati come beni sottratti alla camorra, è centrale per offrire alla comunità una soluzione maggiormente agevole con la seppure parziale dismissione di parte di questo cespite. E ciò al fine di scongiurare la cessione di quel patrimonio strategico che la gestione commissariale ha inserito nell’elenco dei beni alienabili. Con riferimento alle dismissioni, di immobili o partecipate, la logica da seguire non è quella “liquidatoria” (tipica di un Comune o di un’azienda in dissesto che deve fare cassa per poter pagare i creditori) ma quella della valorizzazione, attraverso l’eliminazione delle inefficienze, la corretta gestione (vedi incassi dei crediti vantati presso i concessionari e l’interruzione delle concessioni stesse), la ricerca del miglior modo (inteso sia in termini di rendimento che di fattibilità del percorso) per trarre risorse dagli asset comunali (ad esempio, facendo “fruttare” Alba secondo le potenzialità offerte dal contesto, valorizzando e sviluppando le farmacie comunali – per le quali, secondo me, c’è un grandissimo potenziale di generazione di utili e cash flow a beneficio delle casse comunali). Alcuni di questi beni sono già stati alienati. Altri beni strategicamente importanti per il settore sociale e culturale sono stati già oggetto di concessione decennale o ventennale. La ricerca di soluzioni finanziarie indispensabili per affrontare i temi della depurazione e dei servizi tra cui quelli assistenziali e culturali, passerà sia dalla capacità di produrre progetti da candidare per attrarre risorse comunitarie, sia dai project financing. In questo primo mese più intese in tal senso sono state sottoscritte con i comuni limitrofi e più progetti sono stati candidati per attrarre risorse. Battipaglia sta facendo finalmente squadra con l’intera Piana del Sele e con tutte le comunità limitrofe. Entro la fine del mese di settembre è programmata la discussione circa l’architettura della complessa e articolata azione amministrativa tesa al risanamento del bilancio pubblico ma anche alla riduzione dei costi dei servizi, al rilancio economico e produttivo della comunità, per ricostruire una Città normale.

Architetto Bruno Di Cunzolo, coordinatore coalizione che sostiene la sindaca Cecilia Francese