Avellino: Trevico, a Palazzo Scola, collettiva artistica

Il “Centro Artisti Salernitani”, gemellato con il Comune e l’Associazione “Irpinia Mia” di Trevico (AV) da oltre un decennio, presenta a Palazzo Scola, su invito della presidente Mariangela Cioria, scrittrice, una mostra  collettiva  in  concomitanza del  concorso  “Irpinia  Mia”  dal titolo “Omaggio a Ettore Scola” regista cinematografico. Gli artisti, già  noti negli ambienti culturali in Italia e all’estero e destinatari di riconoscimenti, premi e positivi giudizi di esperti d’arte, espongono opere che si distinguono individualmente per le loro connotazioni stilistiche. La loro cifra artistica, differente per tecnica, uso del colore e messaggio, è caratterizza da elementi che riconducono a personalità diverse ma inevitabilmente unite dal comune denominatore della sensibilità e dal desiderio di comunicare il proprio modo di percepire il mondo. Lo sguardo del fruitore di questa collettiva godrà dell’abile mano di Elena Ostrica che imprime sulle tele atmosfere accese di sogno e mistero, entrerà nell’ interiorità di Anna Ciufo che, unendo in sé la qualità di pittore e di poeta, asseconda l’urgenza di svelarsi dando corpo alle ombre; amerà la luce colma di positività e di vita dei dipinti di  Michela  Marasco  ed  il  fascino  delle  opere  Luigi  Pilato  che sembrano impossessarsi della  realtà  piuttosto che  ritrarla; spazierà negli azzurri sconfinati di Maria Grazia Mancino evocanti i voli dell’anima ed il trascendente, per nutrirsi, infine, della forza della vita rappresentata dagli alberi di Loredana Spirineo, anch’essa protesa al Cielo ma fortemente radicata alla Terra. Gli artisti: Anna Ciufo – Maria Grazia Mancino Michela Marasco – Elena Ostrica Luigi Pilato – Loredana Spirineo espongono nelle sale del Centro Culturale “Giuseppe Scola” Trevico (AV) 3 – 20 agosto 2016. Inaugurazione domenica 7 agosto ore 16.30. Il linguaggio artistico di Anna Ciufo, espresso in acrilico- materico, è inquadrabile nell’ambito concettuale-surreale e fortemente orientato all’introspezione; in esso si percepisce l’angoscia dell’esistenza, ma anche un reagire che funge da contrappasso con sicuro impatto empatico: il tutto veicolato da un linguaggio cromatico che, fra toni accesi e cupi, approda a esiti ricchi di spiritualità e sensualità, in un’atmosfera di enigmaticità. La dimensione stilistica di Elena Ostrica è posseduta dalla policromia solare, calda, che riconduce alla vita: un timbro coloristico che sembra essere il punto di partenza e d’arrivo del suo percorso artistico, assieme ad un dualismo costante che fa convivere realtà e sogno, silenzio ed esplosione, staticità e dinamismo,  materia  e  spirito,  e  che  si  concretizza  in  un suggestivo racconto visivo scaturito dalla interiorizzazione del mondo. Loredana Spirineo ha conquistato in breve tempo traguardi assolutamente inimmaginabili spinta, da un interiore bisogno di espressione e di comunicazione. Adopera nei suoi quadri   una gamma di colori senza precedenti, per gli effetti di luci e ombre. Il suo tema preferito è l’albero, robusto nelle radici, paragonabile alla lotta della natura, da cui si diramano rami che s’intrecciano e creano volti che danno la sensazione di   colloquiare con l’osservatore. Maria Grazia Mancino  ama definirsi una pittrice figurativa – metaforica; nelle sue opere  tutto esprime un intimo messaggio universale che  va alla ricerca dell’infinito. Il suo colore preferito è l’azzurro. Predilige le  matite, le cere, gli acrilici, l’olio e  la tecnica mista (argilla, carta, vetro, specchi e legno). Immagini di alcune delle sue  opere sono state  utilizzate per pubblicazioni letterarie e per pubbliche manifestazioni nazionali. Michela Marasco, maestra del colore, rappresenta nelle sue tele la bella natura con tutto il suo splendore, dove la luce e le zone in ombra hanno un fascino particolare. Piacciono, infatti, le sciabolate di colori che la fanno da padrona , rese, a volte, come lingue di fuoco sparse nel cielo e nel mare, che si fondono con le ombre e rendono plastiche il loro ondeggiare. Nei paesaggi e nei fiori si respira una sensazione dei moti dell’anima. Luigi Pilato, pittore figurativo, ha iniziato la sua attività pittorica omaggiando con alcuni dipinti i grandi maestri del passato e si è messo in evidenza attraverso opere eseguite su cartone. Le figure dipinte, maggiormente femminili, vengono eseguite con tocchi veloci, e il cartone riciclato -con le sue imperfezioni – maggiormente  si  presta  alla  sua  mano  decisa  e  impulsiva. Utilizza tecniche non convenzionali ed è alla continua ricerca de l bello.