Lourdes: Rosario Coppola “Guarito miracolosamente!”

dall’inviato il Direttore Rita Occidente Lupo

Sorridente dinanzi al Salus Infirmorum, l’ospedale sul Gave, che accoglie ogni anno migliaia di persone, tra personale Unitalsi ed infermi, Rosario Coppola, residente a Pellezzano, sorride coi medici: che lo conoscono da tanto, come il suo dottore curante Pino Guadagno, che insieme al team medico del pellegrinaggio campano con Michele Schiano, scambia qualche battuta, tra una pausa e l’altra dei momenti di preghiera, che i ritmi di Lourdes richiedono. E Rosario ben volentieri racconta del suo perchè ai piedi della Vergine:” Sono stato miracolato 19 anni fa e malgrado i miei attuali 41 anni, vividi i ricordi di quel tragico incidente che mi coinvolse, rischiando la vita. Subii un tamponamento, mentre ero in motociclo e urtai con la testa contro un palo segnaletico. In coma irreversibile di terzo grado, fui ricoverato nell’ospedale riabilitativo di Campolongo, dove rimasi in coma vigile per tre mesi. Su una sedia a rotelle, per oltre 16 anni terapie riabilitative, una volta superata la fase critica. Pensai di recarmi a Gerusalemme, per un bagno di fede. La mia venuta a Lourdes, sotto spinta del medico Pino Guadagno, unitalsiano, che mi teneva in cura e che puntualmente si reca in pellegrinaggio nella terra francese. Dalla perima volta, alterno i miei viaggi tra la Terra Santa e Lourdes, che dona tanta pace e serenità. Un luogo speciale, in cui anche le sofferenze che si vedono, colmate dalla gioia nell’amore alla Madonna. Qui tutto s’illumina di una luce diversa: una dimensione speciale, che ricarica e dà la tristezza del ritorno, riaccendendo la nostalgia di ritornare ai piedi della Grotta. Inoltre la dimensione amicale che si respira, fa trascorrere giornate che invitano a diffondere anche ad altri il messaggio di Lourdes, per un’esperienza paradisiaca!”