Salerno: Cgil, ristrutturazione Mibact, richiesta incontro vertici nazionali

Nel corso dell’ultimo anno il processo di riforma e di ristrutturazione organizzativa del Mibact ha subito una decisa accelerazione. La creazione dei Musei e delle aree archeologiche dotati di autonomia, insieme alla nascita dei Poli Museali Regionali, ha dato il via ad un dissennato spacchettamento delle risorse umane disponibili, che nei fatti ha prodotto l’avvio di un poderoso processo di mobilità del personale. L’ultimo pezzo di riforma è quello collegato alla Legge di Stabilità del 2016, che ha previsto l’accorpamento territoriale di tutte le soprintendenze operative in una sola per l’Archeologia, le Belle Arti ed il Paesaggio. L’entrata in vigore di questi nuovi organismi è di poco più di un mese fa. Neppure il tempo di pensare alle nuove forme organizzative più opportune ed agli sviluppi funzionali necessari, che è piovuta come un fulmine a ciel sereno l’imminente emanazione di un Decreto Ministeriale con la determinazione delle nuove piante organiche. E’ una velocità sospetta che sembra al suo interno contenere l’obiettivo di creare, sulla carta, dotazioni organiche per istituti di nuova costituzione definendo le premesse per una non lontana mobilità selvaggia del personale. Il risultato finale è l’impoverimento professionale delle Soprintendenze territoriali che si troveranno svuotate delle risorse umane e finanziarie necessarie per svolgere il compito delicato, primario ed essenziale, della Tutela dei Beni Culturali del territorio. E’ di questi giorni la notizia di una accelerazione del tavolo tecnico a livello centrale. I parametri di dotazione dell’organico sono predeterminati dai numeri di protocollo o da altri, spesso oscuri e burocratici parametri, come se un restauro avesse i tempi determinati da una tabella, oppure se un vincolo non dovesse necessariamente seguire determinate procedure. In questo contesto, di repentina accelerazione delle determinazioni degli organici a ridosso della riorganizzazione e della fusione delle soprintendenze, a fronte di ipotesi in circolazione e del precedente DM del 6 Agosto 2015, diventano assai forti le preoccupazioni di una ennesima penalizzazione della Campania ed in specie delle sue aree meridionali. Pertanto, in relazione a ciò, è urgente l’apertura di un confronto- metodologicamente e formalmente più accurato- a livello del Segretariato Regionale della Campania al fine di determinare, anche con il necessario consenso delle forze sociali, in maniera adeguatamente argomentata, le esigenze effettive di funzionamento dei singoli istituti operanti nelle diverse realtà.

Segretario Generale FP Cgil Campania       Segreterie Generali FP Cgil AV, BN, CE, NA, SA 

                  Alfredo Garzi                                          Morsa, Franzè, Zinno, Placido, Piero Lucia